La Corte d’assise d’appello di Catanzaro ha confermato la condanna a trenta anni di reclusione inflitta in primo grado a Giuseppe Olivieri, il 38enne di Nicotera che il 12 agosto del 2018 uccise a colpi di pistola in spiaggia Francesco Timpano. Un omicidio efferato compiuto a pochi passi dal mare davanti agli occhi terrorizzati di numerosi turisti, testimoni oculari di un drammatico pomeriggio d’estate macchiato dal sangue. I giudici Gabriella Reillo hanno accolto la richiesta della Procura generale, confermando per l’imputato la condanna inflitta il 5 luglio del 2019 dal gup di Vibo, Giulio De Gregorio.
Giuseppe Olivieri, il 12 agosto del 2018, si recò, nel primo pomeriggio, a Nicotera Marina, all’interno dello stabilimento balneare “Il Gabbiano” per attendere il 44enne Timpano, esplodendogli alla schiena alcuni colpi di pistola calibro 7,65, davanti alla moglie e a decine di bagnanti atterriti. Secondo l’accusa voleva portare a termine la missione di morte che il fratello, “Ciko” Olivieri, non era riuscito a completare, eliminando le persone sopravvissute alla mattanza di qualche mese prima tra Nicotera e Limbadi. Tra queste vi sarebbe stato anche Vincenzo, fratello di Francesco. L’imputato attese quest’ultimo in un lido e quando questi si diresse verso una doccia gli si avvicinò alle spalle e lo freddò. Sotto shock per quanto avvenuta, la moglie della vittima è comunque riuscita a descrivere ai carabinieri l’identikit dell’assassino che nel frattempo si era dato alla fuga. Braccato dalle forze dell’ordine si è costituito qualche giorno dopo ai carabinieri di Nicotera.
Giuseppe Olivieri, il 12 agosto del 2018, si recò, nel primo pomeriggio, a Nicotera Marina, all’interno dello stabilimento balneare “Il Gabbiano” per attendere il 44enne Timpano, esplodendogli alla schiena alcuni colpi di pistola calibro 7,65, davanti alla moglie e a decine di bagnanti atterriti. Secondo l’accusa voleva portare a termine la missione di morte che il fratello, “Ciko” Olivieri, non era riuscito a completare, eliminando le persone sopravvissute alla mattanza di qualche mese prima tra Nicotera e Limbadi. Tra queste vi sarebbe stato anche Vincenzo, fratello di Francesco. L’imputato attese quest’ultimo in un lido e quando questi si diresse verso una doccia gli si avvicinò alle spalle e lo freddò. Sotto shock per quanto avvenuta, la moglie della vittima è comunque riuscita a descrivere ai carabinieri l’identikit dell’assassino che nel frattempo si era dato alla fuga. Braccato dalle forze dell’ordine si è costituito qualche giorno dopo ai carabinieri di Nicotera.