I Vigili del fuoco del Comando di Catanzaro, distaccamento di Soverato, sono intervenuti alle ore 22:30 di ieri in località Pietragrande di Stalettì in prossimità della discoteca “La Scogliera” per il recupero di una salma di una donna, il cui corpo si trovava occultato tra gli scogli. Per il recupero con manovre di intervento di tipo Speleo Alpino si è reso necessario l’intervento del nucleo SAF di Catanzaro. Sul posto i carabinieri della stazione di Gasperina, il nucleo radiomobile di Soverato, il personale del reparto operativo investigativo dei carabinieri di Catanzaro ed il medico legale.
Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Soverato hanno trovato a Stalettì, comune in provincia di Catanzaro, il cadavere di Loredana Scalone, una 51enne del posto, occultato tra gli scogli. Le ricerche della donna erano state subito attivate dai carabinieri già dalle prime ore del pomeriggio dopo la denuncia fatta dai familiari che si erano rivolti alla Stazione Carabinieri di Gasperina. L’ultima volta la donna era stata vista il lunedì mattina dai sui datori di lavoro, una famiglia del Catanzarese dove era solita fare le pulizia. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno consentito ai carabinieri di individuare nella tarda ora di ieri, il corpo della donna adagiato e seminascosto in una intercapedine tra la scogliera di Pietragrande, lungo la costa del comune di Stalettì.
Dall’esame esterno è emerso da subito come il corpo della donna fosse stato attinto da numerosi fendenti all’altezza di più parti vitali, utilizzando un coltello. Al termine di serrate indagini, volte a scandagliare gli ultimi contatti avuti dalla donna in vita, i carabinieri di Soverato e del Comando provinciale di Catanzaro hanno stretto il cerchio su un 36enne che aveva una relazione sentimentale con la donna. L’uomo, originario di Badolato, dopo l’interrogatorio davanti al sostituto procuratore della Repubblica Anna Chiara Reale, è stato sottoposto a fermo per il reato di omicidio, con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona a lui legata da relazione affettiva, per motivi abbietti e con premeditazione, nonché per il reato di occultamento di cadavere.