Omicidio Polito nel Vibonese, inammissibile il ricorso della Dda. Pannace resta libero

La Cassazione ha accolto le argomentazioni difensive, confermando di fatto l'annullamento della custodia cautelare in carcere disposta dal Tdl
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E’ stato dichiarato inammissibile il ricorso del sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Andrea Mancuso, contro l’annullamento del provvedimento carcerario emesso nei confronti di Giuseppe Pannace, da parte del Tdl presieduto da Giuseppe Valea, che aveva rimesso in libertà l’imputato. Pannace e’ accusato dell’omicidio Polito avvenuto a San Gregorio d’Ippona l’ 1 marzo 2011. Polito era stato attinto da 5 colpi di pistola calibro 7,65 esplosi da due persone. I due cugini Francesco e Giuseppe Pannace erano stati accusati dell’omicidio per il quale solo il primo dei due e’ stato condannato a trenta anni di carcere. Successivamente il collaboratore di giustizia Arena ha indicato nell’altro cugino Giuseppe il complice del condannato e dalle sue propalazioni e’ scaturita l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Giuseppe Pannace e’ stato assistito dall’avvocato Anselmo Torchia personalmente davanti alla prima sezione della Cassazione, che ha accolto le argomentazioni del difensore dichiarando inammissibile il ricorso della Procura antimafia.

Giuseppe Pannace e’ stato assistito dall’avvocato Anselmo Torchia personalmente davanti alla prima sezione della Cassazione, che ha accolto le argomentazioni del difensore dichiarando inammissibile il ricorso della Procura antimafia.

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