Omicidio procuratore Caccia, confiscata villa a esponente ‘ndrangheta

Schirripa è considerato un esponente della famiglia Belfiore e nel 2015 è stato arrestato perché ritenuto responsabile dell’assassinio avvenuto a Torino il 26 giugno 1983
Omicidio procuratore Caccia, confiscata villa a esponente ‘ndrangheta

La polizia nel Comune di Torrazza Piemonte, insieme a Carabinieri, Vigili del Fuoco e Polizia municipale, è impegnata nelle operazioni di sgombero di un immobile dopo un decreto di confisca a carico di Rocco Schirripa, attualmente detenuto in carcere, affiliato alla ‘ndrangheta. Nell’immobile vivono alcuni familiari dell’uomo. La confisca è stata disposta con decreti del Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione.

Schirripa è considerato un esponente della famiglia Belfiore e nel 2015 è stato arrestato perché ritenuto responsabile dell’omicidio del procuratore Bruno Caccia, avvenuto a Torino il 26 giugno 1983, e per questo sta scontando l’ergastolo come Domenico Belfiore, considerato il mandante del delitto. Sempre nel 2015, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna di Schirripa per associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto appartenente al ‘locale’ di Moncalieri con il ruolo di ‘padrino’.

Schirripa è considerato un esponente della famiglia Belfiore e nel 2015 è stato arrestato perché ritenuto responsabile dell’omicidio del procuratore Bruno Caccia, avvenuto a Torino il 26 giugno 1983, e per questo sta scontando l’ergastolo come Domenico Belfiore, considerato il mandante del delitto. Sempre nel 2015, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna di Schirripa per associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto appartenente al ‘locale’ di Moncalieri con il ruolo di ‘padrino’.

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