E’ iniziato oggi davanti la Corte d’assise di Catanzaro il processo a carico di Antonio Pontoriero, difeso dall’ avvocato Salvatore Staiano, accusato dell’omicidio di Soumaila Sacko, 29 anni, bracciante e sindacalista originario del Mali, ucciso la sera del 2 giugno 2018 a San Calogero nel Vibonese. Il giovane è stato raggiunto da un colpo alla testa sparato con un fucile da caccia mentre era insieme a due connazionali nell’area dell’ex “fornace tranquilla” , una fabbrica di laterizi posta sotto sequestro da 8 anni per l’interramento di 134 mila tonnellate di rifiuti tossici. Pontoriero èil nipote di uno dei soci della società proprietaria dell’ex fornace in cui è avvenuto il delitto. La Corte d’assise ha ammesso come parte civile oltre ai familiari della vittima anche l’Usb, rispettivamente rappresentati dagli avvocati Arturo Salerni e Mario Antonio Angelelli.
La Corte d’assise ha rinviato l’udienza al prossimo 9 aprile.
La Corte d’assise ha rinviato l’udienza al prossimo 9 aprile.
redazione calabria 7