Ancora un altro arresto per l’omicidio di Giovanni Tersigni, l’uomo che, nella prima serata del 7 settembre scorso, è stato assassinato in pieno centro, poco distante dalla sua abitazione. Questa mattina, infatti, la Polizia di Stato ha arrestato un’altra persona ritenuta responsabile del grave fatto di sangue. Si tratta di Giuseppe Passalacqua, nato a Crotone, 34 anni. Passalacqua , si aggiunge, quindi, agli altri cinque indagati Cosimo Berlingieri, Paolo Cusato, Francesco Oliverio, Cosimo Damiano Passalacqua e Dimitar Dimitrov Todorov – arrestati ad eccezione di Cusato, fermato dalla Polizia a distanza di poche ore dal grave fatto di sangue, per l’omicidio del Tersigni dopo una rapida indagine degli inquirenti coordinati dalla Procura della Repubblica di Crotone
Il lavoro investigativo
Il lavoro investigativo
Come si ricorderà i cinque furono individuati grazie all’incessante lavoro investigativo che permise di accertare come il gruppo coinvolto fosse formato da due trasfertisti, Berlingeri e Cosimo Passalacqua, giunti nella tarda mattinata a Crotone da Catanzaro a bordo di un’autovettura guidata dal Todorov su cui si trovavano anche Cusato e l’Oliverio. I cinque, poi, si recarono, nel primo pomeriggio, nell’abitazione di quest’ultimo da dove uscirono, pochi minuti prima dell’omicidio, dirigendosi verso piazza Albani dove si trovava il Tersigni il quale, nonostante i tentativi di sfuggire all’agguato, veniva raggiunto da diversi colpi di pistola calibro 7.65 che gli furono fatali. Ebbene, a dare la notizia al commando sulla presenza in piazza di Tersigni fu proprio il Passalacqua su cui adesso pende l’accusa di concorso in omicidio aggravato.
Decisive le dichiarazioni del pentito
La figura di Passalacqua era già nota agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Crotone i quali nel corso dell’indagine avevano notato dei movimenti sospetti presso l’abitazione di Oliverio Francesco. Tuttavia, non si poté dimostrare che il Passalacqua avesse avuto un ruolo attivo nella pianificazione dell’omicidio. Sono state le recenti dichiarazioni del collaboratore Oliverio Francesco che hanno consentito di fugare ogni dubbio circa le responsabilità del Passalacqua per il quale la Procura della Repubblica, proprio in ragione della pubblicità della collaborazione dell’Oliverio ha spiccato un mandato di cattura prima che questi potesse darsi alla fuga.