Oncologia e chirurgia pediatrica, specialisti al Pugliese di Catanzaro: “L’inizio di un nuovo percorso” (VIDEO)

Ospite del workshop il direttore della chirurgia del Gaslini di Genova, Girolamo Mattioli: "Non si può pensare che un bambino con un tumore giri per l'Italia"

“Oncologia e chirurgia pediatrica: esperienze a confronto”. Questo il tema del workshop che si è tenuto oggi, alle ore 15, nella sala multimediale al quinto piano dell’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro (LEGGI).

Non solo teoria

Non solo teoria

“Questi sono sostanzialmente degli incontri già consolidati. Siamo al decimo o undecesimo incontro che prevede non solo una sessione teorica ma, il giorno dopo, anche una pratica in sala operatoria”. Lo dichiara il dottor Giuseppe Raiola, direttore del reparto di Pediatria del nosocomio cittadino. “Finora – aggiunge – hanno aderito le più grandi professionalità nel campo della chirurgia pediatrica e questo fa sì che i bambini che necessitano di interventi di particolare complessità non debbano abbandonare la loro regione. In loco abbiamo i chirurghi che vengono a svolgere questi delicati interventi”.

“Questo – conclude Raiola – ci permette di far sì che s’incontrino specialisti del Nord, del Sud e del Centro. Un percoso virtuoso sul quale bisognerà proseguire”. C’è un risparmio sia per le famiglie che per l’azienda perchè i colleghi che vengono ad operare non percepiscono nessun onerario. Le spese di viaggio e alloggio vengono sostenute dall’Acsa&Ste Ets che è l’associazione che da anni lavora al Pugliese e questo ci permette di non pesare sulle casse regionali”.

“Collaborare per non fare allontanare i pazienti”

“E’ un corso che ha come cardine la collaborazione tra centri con diversa expertise”. Lo afferma Maria Concetta Galati, direttore della Soc di ematoncologia Pediatrica, direttore del Dipartimento Oncoematologico. “E’ importante – aggiunge – che ci siano persone generose come il professore Mattioli che è nostro ospite in questi giorni che vengono ad operare assieme alle nostre equipe in casi di bambini per i quali ci sono state difficoltà chirurgiche o c’è bisogno di procedure più sofisticate e quindi si collabora per fare in modo che i pazienti non debbano allontanarsi molto dal loro domicilio. Con un risparmio in senso lato, non solo economico. Oggi ci sarà un incontro nel quale discuteremo di casi che abbiamo condiviso col Gaslini di Genova. Domani ci sarà una seduta di live surgery in cui l’equipe della nostra chirurgia pediatrica opererà insieme al professore Mattioli”.

I tumori solidi

Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore dell’Uoc di Chirurgia Pediatrica Domenico Salerno. “Oggi siamo oncologi, chirurghi pediatri e pediatri. Questo è un incontro molto importante con problematiche di tipo chirurgico nonchè oncologico. Oggi abbiamo la fortuna di avere con noi il professor Mattioli, direttore dell’Unità operativa complessa di chiururgia pediatrica del Gaslini di Genova, nonchè professore per quanto riguarda la direzione della specializzazione in chirurgia pediatrica.

Oggi – continua il direttore – affrontiamo come argomento i tumori solidi ma, la cosa più importante, è che domani avremo anche degli interventi in sala operatoria, alla presenza del professore. E’ un’iniziativa che già da diversi anni abbiamo iniziato ad effettuare, specialmente nei confronti di pazienti che, per condizione sociali, invece di andare ad essere operati fuori per interventi di alte problematiche, permangono qui da noi facendo venire gli specialisti ad intervenire. Non solo a dimostrazione della formazione prettamente medica ma anche andando incontro a questi piccoli pazienti”.

“Prendersi cura dei bimbi”

“Collaborare ed essere amici per migliorare il percorso di cura”. Così l’ospite del workshop al Pugliese di Catanzaro Girolamo Mattioli, direttore della chirurgia dell’ospedale Gaslini di Genova. “Non è detto che riusciamo a fare tutto in un grosso ospedale ma – spiega il professore – collaborare tra specialisti, soprattutto in campo oncologico ma non solo, è fondamentale. Non si può pensare che un bambino con un tumore giri per l’Italia se non mandato da qualcuno. E non è pensabile che torni senza essere coccolato da qualcuno. Questa riunione insieme, il Gaslini come centro di ricerca con robot e tata tecnologia, ma quello che contano sono le persone ed il prendersi cura del bimbo nella sua interezza, non solo in un momento della sua vita.

Il professor Mattioli chiosa rispondendo ad una domanda relativa agli ospedali della nostra regione. “Io sono abituato a collaborare, ad andare in giro e imparare. Più che dare io generalmente ricevo. E’ la prima volta che vengo a Catanzaro ed è la prima volta che vengo in Calabria in area sanitaria. Le persone che ho incontrato sono eccellenti come esseri umani, le competenze le approfondiremo. E’ l’inizio di un percorso se ovviamente la direzione sanitaria lo vorrà fare. Sicuramente c’è stima, professionalità e stima. Il resto viene dopo”.

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