Varie associazioni della categoria delle onoranze funebri si sono trovate questa mattina a Reggio per protestare davanti al Consiglio regionale.
Tanta la rabbia, la disillusione e il rammarico di un intero settore, “la politica gioca con il nostro futuro con la nostra dignità con i nostri sacrifici” – affermano. Chiedono l’approvazione della legge, ma per un motivo od un altro hanno sempre visto slittare l’ok del consiglio regionale. Ed ora hanno perso la pazienza: ci prendono in giro – dicono.
Tanta la rabbia, la disillusione e il rammarico di un intero settore, “la politica gioca con il nostro futuro con la nostra dignità con i nostri sacrifici” – affermano. Chiedono l’approvazione della legge, ma per un motivo od un altro hanno sempre visto slittare l’ok del consiglio regionale. Ed ora hanno perso la pazienza: ci prendono in giro – dicono.
La legge regionale attesa disciplina il settore funebre. Un testo di Legge pronto da mesi, che però, una volta per un impedimento, la volta successiva per un altro ancora, non trova mai la luce. Una legge che darebbe ordine al settore, uno di quelli dove la ‘ndrangheta e la malapolitica hanno da sempre messo le mani e, fino a legge avuta, così sarà. Lo scorso consiglio regionale era in O.D.G., ne era prevista la discussione ed il voto ma la legge regionale n.439/19 a firma Giudiceandrea ancora non esiste.
“Ci sono alcuni politici che fanno ostruzionismo su questo nuovo testo – afferma Rocco Caliò, portavoce e rappresentante del Cosfit, Comitato spontaneo onoranze funebri italiane -. Non sappiamo e non ne capiamo il motivo. Oggi siamo solo una parte delle tante imprese funebri calabresi, ma siamo pronti a venire tutti qui davanti al Consiglio e bloccare l’intera città”.
Redazione Calabria 7