Poiché “non appartengo alla schiera dei codardi, ho deciso di fare un versamento a ‘Italia Viva’, pur non essendo iscritto, per manifestare il mio sentimento di solidarietà” a Matteo Renzi. E’ quanto rende noto, in un post su Facebook, il consigliere regionale calabrese del Pd, Giuseppe Aieta.
“’Fanno finta di non conoscermi’. A Milano, qualche giorno fa, spiegando la macelleria mediatica in cui lo hanno trascinato, Renzi – sostiene Aieta – ha espresso la sua amarezza per il silenzio assordante che in questi giorni sta registrando intorno alla sua persona e alla vicenda dei finanziamenti alla Fondazione Open. Erano tutti renziani fino a un anno fa, ora tutti fanno finta di non conoscerlo e tacciono. Bene, io ho aderito al Pd quando Renzi – unico tra i segretari – ha avuto il coraggio di aderire alla grande famiglia del socialismo europeo; io sono stato al Big Bang con soli altri due sindaci calabresi, Luca Branda di Sant’Agata d’Esaro e Giuseppe Rizzo di Cerzeto, e poi sono arrivati tutti quelli che adesso tacciono. Sono stato alla Leopolda ogni anno tranne l’ultimo.
“’Fanno finta di non conoscermi’. A Milano, qualche giorno fa, spiegando la macelleria mediatica in cui lo hanno trascinato, Renzi – sostiene Aieta – ha espresso la sua amarezza per il silenzio assordante che in questi giorni sta registrando intorno alla sua persona e alla vicenda dei finanziamenti alla Fondazione Open. Erano tutti renziani fino a un anno fa, ora tutti fanno finta di non conoscerlo e tacciono. Bene, io ho aderito al Pd quando Renzi – unico tra i segretari – ha avuto il coraggio di aderire alla grande famiglia del socialismo europeo; io sono stato al Big Bang con soli altri due sindaci calabresi, Luca Branda di Sant’Agata d’Esaro e Giuseppe Rizzo di Cerzeto, e poi sono arrivati tutti quelli che adesso tacciono. Sono stato alla Leopolda ogni anno tranne l’ultimo.
Quindi – prosegue il consigliere regionale del Pd – lo conosco e sono onorato di averlo conosciuto perché rimane un grande sindaco e un grande leader del riformismo europeo”. Aieta quindi conclude: “Io, a differenza di altri che hanno beneficiato della sua leadership, lo difendo per un principio di libertà. Quello che sta capitando in questi giorni ha dell’incredibile. Pertanto, proprio perché non appartengo alla schiera dei codardi, ho deciso di fare un versamento a ‘Italia Viva’, pur non essendo iscritto, per manifestare il mio sentimento di solidarietà. Fare politica significa avere spina dorsale e schiena dritta, un pensiero autonomo e libero e il coraggio di esprimerlo”. Nel post su Facebook, Aieta ha pubblicato anche la foto che raffigura il suo versamento a “Italia Viva”
Redazione Calabria 7