Operaio muore su un cantiere dell’A2, sindacati chiedono incontro con Anas

Qualora non venga fissato un appuntamento in tempi rapidi, lavoratori si dicono pronti a una mobilitazione per ottenere maggiori tutele

Rabbia tra le federazioni dei lavoratori edili di Cgil, Cisl e Uil Calabria per l’incidente di stamane, in cui un operaio ha perso la vita lungo il cantiere dell’autostrada del Mediterraneo, nei pressi di Pizzo Calabro, nel Vibonese. “Quella che abbiamo registrato questa mattina, – dichiarano in una nota – purtroppo, è l’ennesima tragedia del lavoro, l’ennesimo sacrificio umano di una mattanza che non accenna a fermarsi in tutta Italia così come in Calabria. Quanto accaduto questa mattina ci lascia l’amaro in bocca. Il tributo di sangue che siamo stati costretti a registrare anche oggi ci dice che, oggi più che mai, è necessario dare maggiore peso alla nostra azione di prevenzione e formazione sui luoghi di lavoro. La nostra preoccupazione, in questa delicata fase di ripartenza, è che venga messa in secondo piano la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori mettendo a serio rischio la loro vita. Il Paese che vuole modernizzarsi nelle sue infrastrutture materiali e immateriali deve farlo attraverso il corretto utilizzo dei finanziamenti che sono stati messi a disposizione dall’Europa e, quindi, non può non fare argine contro il rischio di una deriva pericolosa quale è quella di mettere in secondo piano il tema della sicurezza, di considerare questo aspetto un costo e non un investimento”.

Campagna per la sicurezza sul lavoro

Campagna per la sicurezza sul lavoro

I sindacati si dicono “pronti a rilanciare ancora una volta e con più fermezza la campagna per la sicurezza sui luoghi di lavoro che ci vede unitariamente impegnati da diversi mesi sul territorio nazionale e regionale”. “Convinti che sia venuto il momento di mettere mano e risolvere – si legge nel documento firmato da Cgil, Cisl e Uil Calabria – le diverse incongruenze che ancora esistono in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Serve personale per i controlli e, dunque, subito, servono investimenti per le assunzioni di nuovi ispettori del lavoro e di nuovi medici del lavoro, per i controlli e per la ricerca. Bisogna, inoltre, investire su formazione e prevenzione, coinvolgendo le Regioni, i territori e le Prefetture. E’ necessario prevedere l’istituzione di una patente a punti per le imprese, in base alla quale le aziende che non hanno regolarità salariale e di sicurezza vengano escluse dalla partecipazione alle gare d’appalto. In Calabria, poi, non è più rinviabile la costituzione della commissione regionale per la sicurezza del lavoro all’interno del Dipartimento regionale alla Salute. Per sostenere questa battaglia di civiltà, oggi più di ieri, chiediamo un incontro urgente, in tempi rapidi, con Anas. In assenza di un’immediata convocazione – concludono – saremo pronti ad una mobilitazione generale presso la sede Anas”.

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