Il gup del Tribunale di Catanzaro ha rinviato l’udienza al prossimo 10 aprile, giorno della requisitoria del pubblico ministero
Sono stati ammessi al rito abbreviato i quindici imputati che il 26 febbraio dell’anno scorso sono stati coinvolti nel blitz antidroga nome in codice “Ideas”. Si tratta di Carmine Amato inteso “Carminuzzo”, 44 anni; Damiano Amato, 32; Marcello Amato, 43; Gianluca Bevilacqua, 36 anni; Donato Bevilacqua, 43; Fabio Buccino, 34; Fiore Bevilacqua alias “U Muntanaru”, 70 anni; Fabio Bevilacqua, 27; Federica Caroleo, 25; Anna Rosa Laganà, 38, Salvatore Laganà, 87; Cosimo Morello, 57; Eleonora Morelli, 36; Fiorina Morello, 64 anni e Annamaria Passalacqua, 33 anni. Il gup del Tribunale di Catanzaro Francesca Pizii ha poi rinviato l’udienza al prossimo 10 aprile, giorno in cui è prevista anche la requisitoria del pubblico ministero.
Sono stati ammessi al rito abbreviato i quindici imputati che il 26 febbraio dell’anno scorso sono stati coinvolti nel blitz antidroga nome in codice “Ideas”. Si tratta di Carmine Amato inteso “Carminuzzo”, 44 anni; Damiano Amato, 32; Marcello Amato, 43; Gianluca Bevilacqua, 36 anni; Donato Bevilacqua, 43; Fabio Buccino, 34; Fiore Bevilacqua alias “U Muntanaru”, 70 anni; Fabio Bevilacqua, 27; Federica Caroleo, 25; Anna Rosa Laganà, 38, Salvatore Laganà, 87; Cosimo Morello, 57; Eleonora Morelli, 36; Fiorina Morello, 64 anni e Annamaria Passalacqua, 33 anni. Il gup del Tribunale di Catanzaro Francesca Pizii ha poi rinviato l’udienza al prossimo 10 aprile, giorno in cui è prevista anche la requisitoria del pubblico ministero.
Il blitz. L’operazione ha consentito di disarticolare un gruppo a conduzione prettamente familiare, da una ventina di anni attivo in un lucroso traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto di cocaina. Il gruppo, favorito anche da un’impenetrabile cappa di omertà, secondo le ipotesi di accusa, avrebbe avuto la sua “enclave” nel popoloso quartiere di Santa Maria. Un’organizzazione capace di creare canali autonomi di approvvigionamento stringendo rapporti con clan del Reggino e del Vibonese per poi smerciare la droga sulla piazza catanzarese utilizzando sistemi ingegnosi, come l’occultamento nei copertoni delle macchine,
L’inchiesta. L’indagine avviata dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Catanzaro è scattata dopo l’arresto in flagranza di Marcello Amato, considerato l’ideatore dell’organizzazione, avvenuto il 6 novembre 2014, per l’omicidio di Alessandro Morelli. Dopo il delitto i militari hanno avvitato una serie di attività di intercettazioni telefoniche e ambientali, grazie alle quali è stato possibile non solo acquisire ulteriori elementi sull’omicidio, ma anche accertare il coinvolgimento dell’autore del delitto e di altri indagati, legati tra loro da vincoli di parentela, in una fiorente attività di spaccio di sostanza stupefacente.
Il collegio difensivo. Sono impegnati nel processo, tra gli altri, gli avvocati Giovanni Merante, Antonello Talerico, Gregorio Viscomi, Nicola Tavano.
g. p.