“Nel corso di questa indagine abbiamo visto un locale di ‘ndrangheta che aveva rapporti privilegiati con le potenti cosche di Isola Capo Rizzuto e di Crotone. Abbiamo più volte documentato riti di affiliazioni e riunioni di ‘ndrangheta: i soldi di molte estorsioni nell’Alto crotonese finivano nella bacinella. Abbiamo fatto luce su alcuni omicidi ma soprattutto abbiamo trovato le armi per un nuovo omicidio. Siamo stati costretti a intervenire e fare i fermi. Avevano una grande disponibilità di armi: vecchi frigoriferi pieni di armi e sotterrati”.
E’ quanto ha dichiarato il procuratore della repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa dell’operazione Eleo che ha portato all’esecuzione di 12 provvedimenti di fermo (e 6 indagati a piede libero). Il provvedimento trae origine da un’attività investigativa, condotta, dal Nucleo investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Crotone e dalla Compagnia di Petilia Policastro, diretta e coordinata dal Procuratore Nicola Gratteri e dai sostituti procuratori Paolo Sirleo, Domenico Guarascio e Pasquale Mandolfino.
E’ quanto ha dichiarato il procuratore della repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa dell’operazione Eleo che ha portato all’esecuzione di 12 provvedimenti di fermo (e 6 indagati a piede libero). Il provvedimento trae origine da un’attività investigativa, condotta, dal Nucleo investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Crotone e dalla Compagnia di Petilia Policastro, diretta e coordinata dal Procuratore Nicola Gratteri e dai sostituti procuratori Paolo Sirleo, Domenico Guarascio e Pasquale Mandolfino.
“Realizziamo un contrasto efficace nel territorio presilano, dove agiva la cosca pensando di passare inosservata: abbiamo fatto luce su un caso di lupara bianca, relativo a Massimo Vona, su più episodi violenti di usura. Tra gli aspetti più importanti le relazioni che teneva la cosca di Petilia Policastro con le cosche vicine, con vari riti di affiliazione. E’ senza dubbio un’operazione importante e che segna l’affermazione dello Stato”- ha dichiarato Gabriel Mambor, comandante provinciale di Crotone.
Secondo Giuseppe Del Sole, comandante della compagnia di Petilia Policastro: “Ad essere colpita è stata una delle famiglie più potenti del territorio di Petilia, attraverso un’azione sinergica dei carabinieri. Da diversi anni – ha aggiunto De Sole – non veniva realizzata un’operazione del genere e abbiamo sferrato un duro colpo alla ‘ndrangheta che controllava anche in maniera violenta l’economia del territorio. Speriamo nel breve termine realizzare altri colpi importanti”.
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