“L’operazione ‘Geoljia’ mette in chiaro la ritrovata unità all’interno del clan Piromalli”. Lo ha detto all’Agi il Procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Gaetano Paci. “L’inchiesta parte da uno specifico episodio, l’incendio di un forno, ma pone in evidenza sin da subito quella che può definirsi la nuova diarchia che, di fatto, manifesta la cosiddetta responsabilità all’esterno della ‘famiglia’, attraverso due degli odierni indagati: Girolamo ‘Mommino’ Piromalli e Salvatore ‘Turi’ Copelli. Ci troviamo dinanzi – ha detto ancora Gaetano Paci – alla conferma di quello che si può definire come il monolitismo della cosca Piromalli, la loro signoria su Gioia Tauro e l’influenza notevole sul resto della ‘ndrangheta. Per quel che concerne i Molè, invece, l’inchiesta li configura nel ruolo di satellite dei Piromalli, più braccio esecutivo che elaboratori di strategie. Peraltro – ha continuato il procuratore aggiunto Paci – le indagini pongono in evidenza anche il rapporto ‘frizzante’ tra ‘Turi’ Copelli e ‘Mommino’ Piromalli, i cui comportamenti, le richieste estorsive, le minacce nei confronti degli operatori commerciali, paradossalmente creano disorientamento anche negli estorti che non sanno bene a chi versare il denaro richiesto. Purtroppo è una situazione che getta una luce di grande tristezza per l’assenza di denunce, ma questo ci spinge a produrre ancora più sforzi per affermare la legalità e l’autorevolezza dello Stato”.
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