Operazione ‘Libro Nero’, un dentista presunto legame fra cosca e politica

OPERAZIONE JOY’S SEASIDE

Di Vincenzo Imperitura – Raccontando di se, diceva di essere diverso da Totò Riina perché lui «li squaglia nell’acido, io me li porto a Cannavò, ho una “livara”, li appendo là con una corda e una scimitarra, ogni tanto gli taglio un pezzo e li metto al cane. Questa è la differenza». A parlare è Demetrio Tortorella, dentista piuttosto noto a Reggio e ritenuto dagli inquirenti collegamento del clan Libri con gli ambienti istituzionali e politici: è lui, sostengono gli inquirenti, uno dei punti di contatto tra gli uomini delle cosche e gli ambienti della politica cittadina che si riflette anche su Provincia e Regione. E’ lui che, intercettato dalla distrettuale antimafia di Reggio, racconta dei suoi rapporti con Alessandro Nicolò e Demetrio Naccari Carlizzi: eletto in consiglio regionale con Forza Italia e poi passato con Fdi il primo, ex vicesindaco nella città dello Stretto ed ex assessore e vicepresidente in Regione il secondo. Entrambi sono indagati ma solo per Nicolò, considerato dagli inquirenti come organico alla cosca, si sono aperte le porte del carcere.

È UNA COSA NOSTRA «Ma ricordati che abbiamo a Nicolò – dice nel suo studio il dentista, ignaro di essere intercettato dalla polizia – Una cosa nostra Franco… ma ti voglio dire, io te lo dico a te Franco per dirti è una cosa nostra cioè non è… è come a noi va». Una frase che, annota il Gip che ha firmato l’ordinanza Libro Nero «è indice sintomatico forte della comune militanza del Tortorella e di Nicolò in seno alla consorteria egemone in Cannavò». Considerato come manovratore di pacchetti di voti in città, il dentista affronta quotidianamente gli aspetti legati alle elezioni e, in una conversazione del 24 novembre del 2014 (il giorno prima si erano svolte le ultime elezioni regionali), Tortorella discute con il sodale Stefano Satriano. Argomento del giorno sono ovviamente le elezioni regionali in cui Nicolò ha raccolto 7042 preferenze: un risultato che rende i due presunti ndranghetisti, estremamente felici. «Abbiamo vinto, abbiamo vinto. Con Sandro abbiamo vinto – dice ancora Tortorella – è arrivato primo della destra. Era saputo qua a Reggio, ora vediamo se rispetta i patti». E ai patti, l’esponente del partito di Giorgia Meloni, sembra esserci stato: «in cambio dei consensi elettorali – annota ancora il Gip nelle oltre 700 pagine d’ordinanza – Nicolò ha garantito una permanente ed incondizionata offerta di contributo, anche materiale, in favore del sodalizio, con messa a disposizione di ogni energia e risorsa personale per qualsiasi impiego criminale richiesto».

È UNA COSA NOSTRA «Ma ricordati che abbiamo a Nicolò – dice nel suo studio il dentista, ignaro di essere intercettato dalla polizia – Una cosa nostra Franco… ma ti voglio dire, io te lo dico a te Franco per dirti è una cosa nostra cioè non è… è come a noi va». Una frase che, annota il Gip che ha firmato l’ordinanza Libro Nero «è indice sintomatico forte della comune militanza del Tortorella e di Nicolò in seno alla consorteria egemone in Cannavò». Considerato come manovratore di pacchetti di voti in città, il dentista affronta quotidianamente gli aspetti legati alle elezioni e, in una conversazione del 24 novembre del 2014 (il giorno prima si erano svolte le ultime elezioni regionali), Tortorella discute con il sodale Stefano Satriano. Argomento del giorno sono ovviamente le elezioni regionali in cui Nicolò ha raccolto 7042 preferenze: un risultato che rende i due presunti ndranghetisti, estremamente felici. «Abbiamo vinto, abbiamo vinto. Con Sandro abbiamo vinto – dice ancora Tortorella – è arrivato primo della destra. Era saputo qua a Reggio, ora vediamo se rispetta i patti». E ai patti, l’esponente del partito di Giorgia Meloni, sembra esserci stato: «in cambio dei consensi elettorali – annota ancora il Gip nelle oltre 700 pagine d’ordinanza – Nicolò ha garantito una permanente ed incondizionata offerta di contributo, anche materiale, in favore del sodalizio, con messa a disposizione di ogni energia e risorsa personale per qualsiasi impiego criminale richiesto».

TUTTO A POSTO Il crimine organizzato non ha colore politico; gli inquirenti lo ripetono da anni, la ‘ndrangheta vota dove trova convenienza. E il dentista collettore di voti lo ha capito benissimo. E se esultava per il risultato di Nicolò alle regionali del 2014, allo stesso modo teneva contatti con l’altro indagato “pesante” di questa operazione della distrettuale antimafia di Reggio, Demetrio Naccari Carlizzi. I due, scrivono gli investigatori, intrattengono contatti dai primi anni 2000, da quando cioè, dopo la morte di Italo Falcomatà, Naccari Carlizzi aveva preso in mano le redini del comune con il ruolo di sindaco facente funzioni. Contatti che erano fruttati a Tortorella, nel 2010, la nomina nel consorzio bergamotto di Reggio e che si erano nuovamente rinsaldati – scrive il Gip – quando Naccari si sarebbe speso per sbloccare un finanziamento arenato in Regione.

Siamo nel 2015 e a creare problemi ai Libri è un funzionario regionale: «200 mila euro di lavori bloccati – si lamenta Tortorella intercettato – per colpa di uno di questi del patrimonio edilizio». Un problema che sarebbe stato proprio Naccari a risolvere attraverso un complicato giro di nomine e trasferimenti nelle piante organiche di comune e regione. Il funzionario che si è messo di traverso alla pratica cara ai Libri, sospettano gli inquirenti, vuole essere trasferito dagli uffici regionali a quelli del municipio: un problema che Naccari sblocca con un paio di telefonate ai funzionari “giusti”, assicurandosi poi con una telefonata a Tortorella che «per quel fatto, è tutto a posto».

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Ancora una volta i giudici della Suprema corte accolgono il ricorso degli avvocati di Benito Tavella e inviano gli atti al Tribunale del Riesame
L'attività è risultata carente sotto numerosi aspetti riguardanti la salute e la sicurezza dei lavoratori
il post
E' fondamentale rispettare i principi del fair play costituzionale, gli avversari, la libertà di stampa, i migranti e tutti i valori democratici
Il cantautore Peppe Voltarelli ritorna in concerto in Belgio per presentare il suo nuovo disco “La grande corsa verso Lupionòpolis”
È quanto rivela un'analisi realizzata da AutoScout24 ed Egaf edizioni con il supporto delle associazioni di autoscuole Confarca e Unasca
Nonostante l’immediato arrivo dei soccorsi, per il bambino non c’è stato nulla da fare. Sul caso la Procura ha aperto un’inchiesta
I pazienti subiscono le difficoltà derivanti dalle carenze di personale e alberghiere. La reticenza di medici e infermieri a parlare per paura di ritorsioni
Il sisma ha avuto ipocentro a 16 chilometri di profondità ed epicentro a quattro km dai comuni di Cittanova e di Molochio
Nuovo affondo del magistrato calabrese sulle riforme introdotte dal governo sui temi della giustizia: "Siamo sempre più Africa del Nord"
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved