Revocata la misura cautelare in carcere per Giuseppe Bava, 44 anni, di Guardavalle, indagato nell’inchiesta “Molo 13”, con cui la Dda di Catanzaro ha fatto luce su una associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, commercio di droga e detenzione di arma da fuoco. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Catanzaro Gabriella Logozzo, che ha accolto l’istanza dei difensori Vincenzo Cicino e Vincenzo Garruba “rilevato che il tempo trascorso dall’esecuzione della misura cautelare ha rappresentato valido deterrente alla perpetrazione di analoghe condotte illecite”.
L’inchiesta, sfociata ad aprile scorso nel blitz della Guardia di finanza, ha smantellato un vero e proprio cartello dedito al narcotraffico con base operativa sul versante jonico catanzarese, il regno dei Gallace di Guardavalle, una delle più potenti e ricche famiglie di ‘ndrangheta dell’area centrale della Calabria.
L’inchiesta, sfociata ad aprile scorso nel blitz della Guardia di finanza, ha smantellato un vero e proprio cartello dedito al narcotraffico con base operativa sul versante jonico catanzarese, il regno dei Gallace di Guardavalle, una delle più potenti e ricche famiglie di ‘ndrangheta dell’area centrale della Calabria.