di Carmen Mirarchi – Anche un ex sindaco tra gli indagati a seguito dell’operazione contro le cosche di ‘ndrangheta IOZZO-CHIEFARI, radicate in particolare, nei comuni catanzaresi di Torre di Ruggero e Chiaravalle centrale. In 18 sono finiti in manette, ma per l’ex sindaco di Torre di Ruggiero Giuseppe Pitaro i giudici non hanno dato mandato d’arresto.
Nel corso della conferenza stampa presso il Comando regionale dei carabinieri il Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri ha illustrato i dettagli dell’operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro, con il supporto dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori e di un elicottero dell’8° Nucleo Elicotteri. “Si tratta di un’associazione di stampo mafioso operante tra Chiaravalle centrale e Torre di Ruggero. Le indagini sono state effettuate con le classiche intercettazioni. Una mafia importante che controllava Chiaravalle e Torre” – ha detto Gratteri. “Tra i sequestri anche armi da guerra oltre che sostanza stupefacente. Per quanto riguarda la posizione di Pitaro ex sindaco di Torre di Ruggero gli inquirenti avevano chiesto la custodia in carcere ma non è stata concessa dal Gip”. Gratteri ha spiegato che sono state trovate interattive chiuse in cassaforte ma che sopratutto durante il comizio dell’ex primo cittadino il capo mafia era sul palco con lui. Un segnale tipico di ‘ndrangheta. “Quando un uomo di mafia fa qualcosa non lo fa per caso” – ha precisato il Procuratore a margine della conferenza stampa. “Se si trovava sul palco era per intimidire e dare un segnale forte”.
Nel corso della conferenza stampa presso il Comando regionale dei carabinieri il Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri ha illustrato i dettagli dell’operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro, con il supporto dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori e di un elicottero dell’8° Nucleo Elicotteri. “Si tratta di un’associazione di stampo mafioso operante tra Chiaravalle centrale e Torre di Ruggero. Le indagini sono state effettuate con le classiche intercettazioni. Una mafia importante che controllava Chiaravalle e Torre” – ha detto Gratteri. “Tra i sequestri anche armi da guerra oltre che sostanza stupefacente. Per quanto riguarda la posizione di Pitaro ex sindaco di Torre di Ruggero gli inquirenti avevano chiesto la custodia in carcere ma non è stata concessa dal Gip”. Gratteri ha spiegato che sono state trovate interattive chiuse in cassaforte ma che sopratutto durante il comizio dell’ex primo cittadino il capo mafia era sul palco con lui. Un segnale tipico di ‘ndrangheta. “Quando un uomo di mafia fa qualcosa non lo fa per caso” – ha precisato il Procuratore a margine della conferenza stampa. “Se si trovava sul palco era per intimidire e dare un segnale forte”.
Nel corso della conferenza stampa sono emersi diversi dettagli. Tra i destinatari fra misure cautelari ci sono anche imprenditori operanti ne’ambito del movimento della terra che avrebbero contribuito a dilungare i lavori per la costruzione della Trasversale delle Serre. Da questo infatti hanno spiegato i procuratori aggiunti Capomolla e Luberto le due cosche avrebbero tratto benefici sia dal punto di vista economico sia per il controllo del territorio.
Luberto ha spiegato: “Sono stati registrati atti tendenti a favorire degli appalti concessi ad imprese collegate alla ‘ndrangheta con atti di “estrema urgenza”. Iozzo e Chiefari sono consorterie riconosciute da tutti ma passate indenni ad una serie di indagini. Questo perché dimostrare l’esistenza di una consorterie non è semplice”. Le indagini sono durante diversi anni e riguardano anche un caso di duplice omicidio quello di Cortese e della sua compagna dopo un cenno di collaborazione da parte di questo. Collaborazione che comportò diversi arresti.
La presenza della cosca criminale emergeva nel 2009. Tanti gli omicidi anche in relazione al contrasto con la linea di Damiano Vallelunga di Serra San Bruno, con quale ci sono stati scontri per anni.
“La forza è l’attività delle intercettazioni che sono state importanti per spunti investigativi” – ha detto Capomolla. Le investigazioni hanno portato alla luce il rapporto tra gli imprenditori e gli ‘ndranghetisti. La nostra attenzione è incentrata sulla necessità di comprendere anche il legame con chi svolge attività pubblica ed istituzionali”.
Nel corso della conferenza stampa è emerso come gli esponenti di ‘ndrangheta stessero sempre in prima linea durante la processione della Madonna di Torre di Ruggero utilizzando tutte le tradizionali attività di persuasione delle ‘ndrine.
Tra i dettagli anche il fatto che un esponente avesse sin dai sedicenni anni armi tipo il mitra a sua disposizione. Sono 90 o capi di imputazione e 1500 le pagine dettagliate a disposizione dei giudici.
Sequestrati 2 kalashnikov, 10 pistole, 4 fucili sovrapposti, 2 silenziatori. Rinvenuto anche un ordigno con polvere da sparo.
Nel corso della conferenza stampa sono emersi diversi dettagli. Tra i destinatari fra misure cautelari ci sono anche imprenditori operanti ne’ambito del movimento della terra che avrebbero contribuito a dilungare i lavori per la costruzione della Trasversale delle Serre. Da questo infatti hanno spiegato i procuratori aggiunti Capomolla e Luberto le due cosche avrebbero tratto benefici sia dal punto di vista economico sia per il controllo del territorio.
Luberto ha spiegato: “Sono stati registrati atti tendenti a favorire degli appalti concessi ad imprese collegate alla ‘ndrangheta con atti di “estrema urgenza”. Iozzo e Chiefari sono consorterie riconosciute da tutti ma passate indenni ad una serie di indagini. Questo perché dimostrare l’esistenza di una consorterie non è semplice”. Le indagini sono durante diversi anni e riguardano anche un caso di duplice omicidio quello di Cortese e della sua compagna dopo un cenno di collaborazione da parte di questo. Collaborazione che comportò diversi arresti.
La presenza della cosca criminale emergeva nel 2009. Tanti gli omicidi anche in relazione al contrasto con la linea di Damiano Vallelunga di Serra San Bruno, con quale ci sono stati scontri per anni.
“La forza è l’attività delle intercettazioni che sono state importanti per spunti investigativi” – ha detto Capomolla. Le investigazioni hanno portato alla luce il rapporto tra gli imprenditori e gli ‘ndranghetisti. La nostra attenzione è incentrata sulla necessità di comprendere anche il legame con chi svolge attività pubblica ed istituzionali”.
Nel corso della conferenza stampa è emerso come gli esponenti di ‘ndrangheta stessero sempre in prima linea durante la processione della Madonna di Torre di Ruggero utilizzando tutte le tradizionali attività di persuasione delle ‘ndrine.
Tra i dettagli anche il fatto che un esponente avesse sin dai sedicenni anni armi tipo il mitra a sua disposizione. Sono 90 o capi di imputazione e 1500 le pagine dettagliate a disposizione dei giudici.
Sequestrati 2 kalashnikov, 10 pistole, 4 fucili sovrapposti, 2 silenziatori. Rinvenuto anche un ordigno con polvere da sparo.