Operazioni antibracconaggio nel soveratese, due denunce

In questi giorni i Carabinieri Forestali di Davoli, sono stati impegnati in un’intensa attività di antibracconaggio in tutto il comprensorio soveratese.

A Soverato l’azione dei militari ha portato al deferimento all’autorità giudiziaria di due soggetti ambedue soveratesi, per violazioni sul divieto di uccellagione e per furto venatorio, sostanzialmente per bracconaggio. Specificamente nei giorni scorsi il servizio di vigilanza venatoria operato dai militari forestali della Stazione di Davoli nelle zone collinari di Soverato superiore consentivano di sorprendere due uomini, mentre erano intenti a raccogliere gli uccelli imprigionati nelle trappole formate da reti ed altro, illegalmente posizionate in un’area semi boschiva.

A Soverato l’azione dei militari ha portato al deferimento all’autorità giudiziaria di due soggetti ambedue soveratesi, per violazioni sul divieto di uccellagione e per furto venatorio, sostanzialmente per bracconaggio. Specificamente nei giorni scorsi il servizio di vigilanza venatoria operato dai militari forestali della Stazione di Davoli nelle zone collinari di Soverato superiore consentivano di sorprendere due uomini, mentre erano intenti a raccogliere gli uccelli imprigionati nelle trappole formate da reti ed altro, illegalmente posizionate in un’area semi boschiva.

I forestali hanno sequestrato diversi esemplari di fauna, la perquisizione, sembrerebbe, sia proseguita anche in alcuni locali adibiti a deposito dei due uomini ed hanno portato al sequestro di diversa uccellaggione. È diventata ormai una consuetudine organizzare questo genere di mercato illegale di uccellagione, che frutta a chi opera questo commercio illecito dai 15 ai 20 euro a capo a seconda del tipo di volatile.

I controlli estesi anche alla casetta rurale del proprietario, C.F di Soverato, hanno consentito ai Carabinieri di scoprire altre reti per l’uccellagione, una trappola in rete metallica per uccelli, diversi richiami vivi nei cui pressi erano posizionati anche dei rametti intrisi di colla, numerose gabbie con all’interno uccelli anche particolarmente protetti, tra cui un pappagallo (parrocchetto monaco) protetto dalla CITES (convenzione sul commercio delle specie in pericolo di estinzione), tutti detenuti illegalmente, ed una carabina ad aria compressa con relativo munizionamento.

Sono state, così, sequestrate 4 reti, dei rametti cosparsi di colla, della gabbia-trappola, della carabina e relativo munizionamento, e di 20 esemplari di uccelli (cardellini, lucherini, ibridi di verzellino-canarino, verdoni, incardellati, un ciuffolotto messicano e il pappagallo “parrocchetto monaco).

L’uomo è stato denunciato alla competente Autorità giudiziaria, e, previa visita del servizio veterinario dell’ASP di Soverato, 8 uccelli sono stati rimessi in libertà, mentre gli altri 12, inidonei al rilascio in natura, sono stati temporaneamente affidati in custodia giudiziaria a soggetti idonei.

I militari e le guardie venatorie del WWF, inoltre, a Davoli hanno accertato la detenzione illecita di altri due cardellini, specie particolarmente protetta. Anche in questo caso, una denuncia è scattata nei confronto di M.F., di Davoli mentre i cardellini sono stati rimessi in libertà.

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