La dottoressa Concetta Genovese presidente dell’OPI Catanzaro (Ordine delle Professioni Infermieristiche) insieme a tutto il consiglio direttivo, esprime forte preoccupazione per la gravissima situazione nella quale versa la sanità calabrese ma soprattutto quella catanzarese.
“Una situazione insostenibile-dice- e che rasenta l’assurdo. Il dimezzamento dei posti nel comparto infermieristico (in Calabria mancano circa 4.500 infermieri), l’accorpamento di unità operative, il problema del precariato ed dulcis in fundo il commissariamento dell’ASP di Catanzaro, rischiano di portare al collasso la sanità e di amplificare i disservizi in maniera esponenziale con conseguente aggravio delle problematiche nella sanità pubblica.
“Una situazione insostenibile-dice- e che rasenta l’assurdo. Il dimezzamento dei posti nel comparto infermieristico (in Calabria mancano circa 4.500 infermieri), l’accorpamento di unità operative, il problema del precariato ed dulcis in fundo il commissariamento dell’ASP di Catanzaro, rischiano di portare al collasso la sanità e di amplificare i disservizi in maniera esponenziale con conseguente aggravio delle problematiche nella sanità pubblica.
I numerosi incontri con le istituzioni, le molteplici promesse e accordi di risoluzione dei problemi sono stati vani. Neanche il “decreto Calabria” approvato e messo a punto da un tavolo di lavoro coadiuvato dal commissario Cotticelli, che avrebbe dovuto sistemare e mettere ordine nel comparto infermieristico è stato attuato ed è caduto nel dimenticatoio.
Come ordine esprimiamo vicinanza e solidarietà ai lavoratori precari in servizio da molti anni con contratto a tempo determinato che come già detto in precedenza, sono il campanello d’allarme di una sanità in deficit.
Precisiamo che a nostro avviso, l’emergenza infermieristica non si risolverà con lo scorrimento della graduatoria degli idonei, né con la risoluzione del precariato (che comunque sarebbe già un ottimo inizio) ma con il rispetto dei LEA e dei giusti fabbisogni del personale di assistenza più volte indicati e con un’equa valorizzazione delle risorse umane.
Il problema della mancanza di personale del settore infermieristico e assistenziale, oltre a gravare sull’economia di centinaia di famiglie, va a minare il già debole sistema sanitario regionale e con esso la salute pubblica di cittadini che ricorrono alle cure sanitarie regionali.
Ci appelliamo con forza a tutti gli organi istituzionali ed al neo ministro della salute Speranza – continua la presidente Genovese – affinchè si costituisca con urgenza un tavolo di lavoro con tutti gli attori interessati in modo da risolvere definitivamente l’annoso problema del precariato e lo stallo infinito del decreto Calabria. La legalità deve essere garantita cosi come la salute pubblica.
L’Ordine delle Professioni infermieristiche, dichiara di non abbassare mai la guardia, di essere incondizionatamente al fianco di tutti gli infermieri e di attuare tutti gli strumenti possibili al fine di portare all’attenzione nazionale questo gravissimo problema che non può più trascinarsi e che deve avviarsi ad una urgente risoluzione poiché, come espresso prima, il protrarsi di una situazione del genere rischia di causare danni irreparabili alla sanità pubblica”.
Redazione Calabria 7