“L’eccellenza della ricerca italiana è anche calabrese, come attestano i risultati di uno studio presentato al congresso dell’European Society of Cardiology 2020 (ESC) e pubblicato sulla rivista Jama Cardiology”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Francesco Pitaro.
“L’orologio salva-infarto (smartwatch), frutto della ricerca coordinata dalla dottoressa Carmen Spaccarotella della Divisione di Cardiologia Interventistica e Centro di Ricerche in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università Magna Graecia di Catanzaro diretta dal professore Ciro Indolfi dischiude importanti prospettive nella diagnosi tempestiva dell’infarto, aumentando le possibilità di sopravvivenza.”
“L’orologio salva-infarto (smartwatch), frutto della ricerca coordinata dalla dottoressa Carmen Spaccarotella della Divisione di Cardiologia Interventistica e Centro di Ricerche in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università Magna Graecia di Catanzaro diretta dal professore Ciro Indolfi dischiude importanti prospettive nella diagnosi tempestiva dell’infarto, aumentando le possibilità di sopravvivenza.”
Le realtà formative calabresi non hanno nulla da invidiare agli Atenei più prestigiosi
“I grandi risultati che vedono protagonista l’Università di Catanzaro – concludePitaro – suscitano plauso e ammirazione generali e confermano ancora una volta che, anche le realtà formative della Calabria non hanno nulla da invidiare agli Atenei più prestigiosi. Quale motore della scienza e chiave della cura per le patologie, la ricerca va sostenuta e promossa con l’obiettivo anche di arginare quella fuga dei cervelli che tanto depaupera la nostra terra in termini di sviluppo e benessere”.