Orsomarso: “Settore turistico balneare a rischio”

“Il settore turistico balneare, in Calabria come in tutta Italia, è seriamente a rischio e con esso tutta l’immensa filiera turistica che, in particolare nelle centinaia di comuni costieri, vede l’offerta balneare come base del prodotto turistico.

Oramai sono anni che i balneari vivono in balia di una direttiva comunitaria, la “Bolkestein”, che ha minato seriamente il settore ponendo migliaia di imprese in una situazione di grande incertezza, pregiudicando gli investimenti di settore e la qualità del servizio offerto”.  E’ quanto afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Fausto Orsomarso. “Oggi – prosegue Orsomarso – grazie ad un governo centrale completamente sordo rispetto a tale problematica, ad una certa parte della magistratura amministrativa che non mostra un chiaro indirizzo e ad una fitta burocrazia fatta di circolari che si inseguono senza un verso preciso, siamo in una situazione di stallo totale che non fa bene al mondo dell’imprenditoria turistica. In una regione in cui il settore turistico dovrebbe trainare l’economia, ci ritroviamo a dover gestire una crisi causata da una direttiva europea che rischia di distruggere un’altra tradizione aziendale e di accoglienza tutta italiana. Fratelli d’Italia da tempo è al fianco dei balneari, per tutelare un settore fondamentale per la crescita economica del nostro paese che interessa centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori. La questione ha anche un risvolto importante nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata che potrebbe trovare ampi margini per agire in un sistema che porrebbe all’asta l’intero patrimonio balneare italiano e calabrese. Il nostro impegno sarà massimo nel rispetto delle regole e nella tutela di chi da anni, a volte in condizioni veramente precarie, ha sempre dato il massimo per fare accoglienza turistica di qualità dando lustro ad un intera filiera. Oggi il tempo è scaduto e la mia azione politica, unitamente a quella di tutto il partito a livello regionale e nazionale, sarà fatta di azioni concrete che, nel massimo rispetto delle regole e della legalità, andrà verso la definizione di atti e documenti propedeutici alla definizione di una questione che rischia di minare le basi di un’economia che risulta sempre più asfittica. L’obiettivo è estromettere dalla Bolkestein gli stabilimenti balneari o, quantomeno, tutelare le imprese e gli investimenti oltre che il sacrosanto principio del legittimo affidamento. La nostra deputata calabrese Wanda Ferro è peraltro intervenuta più volte nei confronti del Governo e ha firmato, insieme alla presidente Giorgia Meloni e ai colleghi Rampelli, Zucconi e Fidanza, una apposita proposta di legge. Non è possibile che sullo stesso territorio ogni Comune si determini diversamente, né è possibile aspettare gli altalenanti esiti della giustizia amministrativa. La legge deve fare chiarezza, subito. Le imprese balneari hanno necessità di certezze per poter svolgere la propria azione in modo efficace ed efficiente. Questa è la sfida che Fratelli d’Italia ha intenzione lanciare e vincere, questa è la sfida per dare nuova linfa alle imprese e una concreta possibilità ai nostri figli di rimanere stabilmente in Calabria”.

Oramai sono anni che i balneari vivono in balia di una direttiva comunitaria, la “Bolkestein”, che ha minato seriamente il settore ponendo migliaia di imprese in una situazione di grande incertezza, pregiudicando gli investimenti di settore e la qualità del servizio offerto”.  E’ quanto afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Fausto Orsomarso. “Oggi – prosegue Orsomarso – grazie ad un governo centrale completamente sordo rispetto a tale problematica, ad una certa parte della magistratura amministrativa che non mostra un chiaro indirizzo e ad una fitta burocrazia fatta di circolari che si inseguono senza un verso preciso, siamo in una situazione di stallo totale che non fa bene al mondo dell’imprenditoria turistica. In una regione in cui il settore turistico dovrebbe trainare l’economia, ci ritroviamo a dover gestire una crisi causata da una direttiva europea che rischia di distruggere un’altra tradizione aziendale e di accoglienza tutta italiana. Fratelli d’Italia da tempo è al fianco dei balneari, per tutelare un settore fondamentale per la crescita economica del nostro paese che interessa centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori. La questione ha anche un risvolto importante nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata che potrebbe trovare ampi margini per agire in un sistema che porrebbe all’asta l’intero patrimonio balneare italiano e calabrese. Il nostro impegno sarà massimo nel rispetto delle regole e nella tutela di chi da anni, a volte in condizioni veramente precarie, ha sempre dato il massimo per fare accoglienza turistica di qualità dando lustro ad un intera filiera. Oggi il tempo è scaduto e la mia azione politica, unitamente a quella di tutto il partito a livello regionale e nazionale, sarà fatta di azioni concrete che, nel massimo rispetto delle regole e della legalità, andrà verso la definizione di atti e documenti propedeutici alla definizione di una questione che rischia di minare le basi di un’economia che risulta sempre più asfittica. L’obiettivo è estromettere dalla Bolkestein gli stabilimenti balneari o, quantomeno, tutelare le imprese e gli investimenti oltre che il sacrosanto principio del legittimo affidamento. La nostra deputata calabrese Wanda Ferro è peraltro intervenuta più volte nei confronti del Governo e ha firmato, insieme alla presidente Giorgia Meloni e ai colleghi Rampelli, Zucconi e Fidanza, una apposita proposta di legge. Non è possibile che sullo stesso territorio ogni Comune si determini diversamente, né è possibile aspettare gli altalenanti esiti della giustizia amministrativa. La legge deve fare chiarezza, subito. Le imprese balneari hanno necessità di certezze per poter svolgere la propria azione in modo efficace ed efficiente. Questa è la sfida che Fratelli d’Italia ha intenzione lanciare e vincere, questa è la sfida per dare nuova linfa alle imprese e una concreta possibilità ai nostri figli di rimanere stabilmente in Calabria”.

Redazione Calabria 7

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