“Prendiamo atto dell’inquietante silenzio del Partito Democratico su un’importantissima operazione di n’drangheta della Procura guidata da Nicola Gratteri”. Così il commissario regionale della Lega Cristian Invernizzi.
“Inquietante – scrive – perché, seppur siamo garantisti e attendiamo sviluppi, rimane un dato inequivocabile e rimarcato più volte sia da Gratteri sia dagli aggiunti Luberto e Capomolla: il boss era sul palco durante la campagna elettorale, un chiaro messaggio alla collettività.
“Inquietante – scrive – perché, seppur siamo garantisti e attendiamo sviluppi, rimane un dato inequivocabile e rimarcato più volte sia da Gratteri sia dagli aggiunti Luberto e Capomolla: il boss era sul palco durante la campagna elettorale, un chiaro messaggio alla collettività.
Pitaro è su questo che deve rispondere, il PD è su questo che deve esprimersi.
Pitaro non aveva un ruolo marginale nel PD a livello regionale, Pitaro si è candidato alle primarie per le elezioni politiche nella stessa tornata del magistrato Doris Lo Moro e di Rosy Bindi. Possibile che la stessa Rosy Bindi, poi diventata presidente della Commissione Antimafia non sapesse nulla?
Sempre Pitaro, come già detto, venne definito dall’on. Oliverio “una risorsa per la Calabria”.
Sempre lo stesso Pitaro curò il ricorso del PD contro l’elezione del sindaco di Catanzaro.
Pare evidente sia un personaggio di rilievo del Partito Democratico a livello regionale.
Non facciamo allusioni e lasciamo che la magistratura faccia il proprio corso, ma il ragionevole dubbio su strani incroci è naturale. Il PD e Oliverio non possono esimersi dal commentare questa situazione.
Politica e ndrangheta non possono essere contigui, i calabresi devono potersi fidare delle istituzioni e se qualcuno spera di insabbiare questa storia o puntare sul silenzio per far sì che venga accantonata, chiariamo fin da subito che la Lega non ci sta.
Pretendiamo chiarimenti su questa storia senza capriole dialettiche.
Ribadiamo: Pitaro chiarisca perché sul palco con lui c’era il boss. Il PD chiarisca la sua posizione su Pitaro e sull’operazione.
E chiediamo anche a Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, quale sia la sua posizione verso quelli che dovrebbero essere loro futuri alleati alle regionali in Calabria. Perché su questa storia tace?
Forse perché hanno intenzione di fare qualche lista in apparenza distante ma di fatto alleandosi con quella struttura del PD che, in questa storia, potrebbe avere un ruolo?
La Lega – conclude Invernizzi – non lascerà che al popolo calabrese rimangano inquietanti interrogativi, e continueremo a tenere alta l’attenzione su questa operazione per la quale si rinnovano i complimenti a Gratteri, Capomolla, Luberto e alle Forze dell’Ordine”.