di Carmen Mirarchi – Il Direttore generale dell’Ospedale Pugliese Ciaccio, Antonio Mantella, interviene in merito alla situazione del presidio Catanzarese, ormai al centro delle polemiche dopo l’annuncio del taglio dei posti letto ed il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato.
Ai microfoni di Calabria 7 il direttore ha precisato che il ruolo della direzione è anche quello di seguire le indicazioni della struttura commissariale.
Ai microfoni di Calabria 7 il direttore ha precisato che il ruolo della direzione è anche quello di seguire le indicazioni della struttura commissariale.
La sanità calabrese sembra un cane che si morde la coda: 43 posti letto in meno, meno personale e più barellati.
Il Direttore generale è chiaro: “Le regole vanno rispettate e le linee del Commissario vanno seguite ma noi abbiamo sottoposto la nostra relazione. Io sostengo che nel momento in cui si stabilisce una regola questa va seguita per raggiungere l’efficienza. È vero che ci sono dimensionati cronici ma la dimensione degli standard organizzativi deve essere legate al personale. Lo standard teorico deve essere però calato nel pratico. Rispetto al personale 112 unità, ad esempio, non sono adeguate a svolgere attività nei reparti. 20 sono non idonei a svolgere attività sanitarie”. Insomma non essendoci sufficiente personale per la turnistica ci si trova costretti a ridimensionare i reparti. “Il Pugliese ha una sua logistica e per mantenere le attività in sicurezza abbiamo dovuto concentrare più reparti nella stessa area fisica. In senso tecnico gli infermieri possono essere utilizzati per più tipologie di degenti”.
In merito ai barellati il direttore specifica che il Pugliese ha una struttura che accoglie persone provenienti da tutta la regione.
Se ci saranno meno posti servirà meno personale, ma i servizi saranno assicurati.
“Abbiamo specialità mediche che altri siti non hanno. Noi – aggiunge Mantella – rispondiamo ad un bisogno assistenziale e le barella sono un modo per rispondere alle emergenze. Abbiamo un tasso di occupazione medio del 106%, questo per le barelle. Ciò significa che non sistemiamo il paziente oltre i posti letto, le barelle sono in modo per rispondere alle esigenze dei pazienti e del personale. Cerchiamo di razionalizzare le scelte consentendo la giusta assistenza”. In sostanza spostare i letti in altre aree non consentirebbe la giusta gestione perché non si riuscirebbe a gestire il personale e si opererebbe un scarsa sicurezza.
Ma le barelle sono consentite?
“In realtà no – ci dice Mantella – ma è l ‘unico modo per rispondere alle esigenze di tutta la regione. Si cerca la soluzione migliore”.
“La struttura commissariale ci riconosce la possibilità di mantenere i precari? Se non lo fa non si possono mantenere tutto i posti letto. La struttura commissariale non ha dato risposte”. Se non si mantiene il personale precario l’assetto deve cambiare per operare in sicurezza. “Il Commissario farà il fabbisogno a livello regionale e si vedrà” – ci dice Mantella.
Al momento in pratica se il personale non verrà mantenuto al Pugliese il taglio sarà necessario, così come l’accorpamento dei reparti.
La sanità calabrese sembra un cane che si morde la coda: 43 posti letto in meno, meno personale e più barellati.
Il Direttore generale è chiaro: “Le regole vanno rispettate e le linee del Commissario vanno seguite ma noi abbiamo sottoposto la nostra relazione. Io sostengo che nel momento in cui si stabilisce una regola questa va seguita per raggiungere l’efficienza. È vero che ci sono dimensionati cronici ma la dimensione degli standard organizzativi deve essere legate al personale. Lo standard teorico deve essere però calato nel pratico. Rispetto al personale 112 unità, ad esempio, non sono adeguate a svolgere attività nei reparti. 20 sono non idonei a svolgere attività sanitarie”. Insomma non essendoci sufficiente personale per la turnistica ci si trova costretti a ridimensionare i reparti. “Il Pugliese ha una sua logistica e per mantenere le attività in sicurezza abbiamo dovuto concentrare più reparti nella stessa area fisica. In senso tecnico gli infermieri possono essere utilizzati per più tipologie di degenti”.
In merito ai barellati il direttore specifica che il Pugliese ha una struttura che accoglie persone provenienti da tutta la regione.
Se ci saranno meno posti servirà meno personale, ma i servizi saranno assicurati.
“Abbiamo specialità mediche che altri siti non hanno. Noi – aggiunge Mantella – rispondiamo ad un bisogno assistenziale e le barella sono un modo per rispondere alle emergenze. Abbiamo un tasso di occupazione medio del 106%, questo per le barelle. Ciò significa che non sistemiamo il paziente oltre i posti letto, le barelle sono in modo per rispondere alle esigenze dei pazienti e del personale. Cerchiamo di razionalizzare le scelte consentendo la giusta assistenza”. In sostanza spostare i letti in altre aree non consentirebbe la giusta gestione perché non si riuscirebbe a gestire il personale e si opererebbe un scarsa sicurezza.
Ma le barelle sono consentite?
“In realtà no – ci dice Mantella – ma è l ‘unico modo per rispondere alle esigenze di tutta la regione. Si cerca la soluzione migliore”.
“La struttura commissariale ci riconosce la possibilità di mantenere i precari? Se non lo fa non si possono mantenere tutto i posti letto. La struttura commissariale non ha dato risposte”. Se non si mantiene il personale precario l’assetto deve cambiare per operare in sicurezza. “Il Commissario farà il fabbisogno a livello regionale e si vedrà” – ci dice Mantella.
Al momento in pratica se il personale non verrà mantenuto al Pugliese il taglio sarà necessario, così come l’accorpamento dei reparti.
Redazione Calabria 7