“La notizia secondo cui l’Asp di Vibo Valentia avrebbe dato via libera al progetto di un ospedale di comunità presso il presidio sanitario di Tropea non può che trovarci in totale disaccordo per tutta una serie di motivi”. Ad affermarlo è il comitato civico ‘Pro ospedale Tropea’ attraverso l’avvocato Francesco Rotolo.
“Intanto – prosegue la nota – vanno chiarite tutte le ombre di questa operazione finalizzata chiaramente alla chiusura dell’ospedale mediante un abile gioco terminologico. A nessuno sfugge infatti come ‘ospedale’ e ‘ospedale di comunità’ siano denominazioni pericolosamente simili e capaci di ingenerare in errore”.
“Intanto – prosegue la nota – vanno chiarite tutte le ombre di questa operazione finalizzata chiaramente alla chiusura dell’ospedale mediante un abile gioco terminologico. A nessuno sfugge infatti come ‘ospedale’ e ‘ospedale di comunità’ siano denominazioni pericolosamente simili e capaci di ingenerare in errore”.
Per il comitato, quindi, “gli ospedali di comunità prevedono 20 posti letto assistiti da un medico e da personale paramedico per soli sei giorni alla settimana e li hanno allocati in ospedali chiusi o altre strutture, tranne che per Tropea dove l’ospedale di comunità viene pensato all’interno dell’ospedale civile. Temiamo quindi una chiusura impacchettata con lo splendido fiocco che è la denominazione di ‘ospedale di comunità’ che in realtà è tutto tranne che un ospedale. Facciamo appello alle componenti della nostra comunità, alle forze politiche tutte, alla società civile e al volontariato, affinché – conclude il comitato – si blocchi questo ennesimo tentativo di mortificare il nostro ospedale di Tropea”.