“Nel mese di maggio 2022, i nuclei beneficiari di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza sono stati 1,05 milioni in totale (934mila RdC e quasi 116mila PdC), con 2,25 milioni di persone coinvolte (2,1 milioni RdC e quasi 132mila PdC) e un importo medio erogato a livello nazionale di 542 euro (575 euro per il RdC e 273 euro per la PdC)”. È quanto emerge dall’Osservatorio su Reddito e Pensione di cittadinanza diffuso dall’Inps.
“La flessione del numero di percettori registrata nel mese di maggio – precisa l’Istituto – è da attribuire in modo significativo al fatto che circa 255mila nuclei hanno terminato di percepire il beneficio dopo 18 ovvero 36 mensilità, di cui circa 225mila appartenenti alla coorte di aprile 2019. Inoltre, di questi 255mila, quasi 200mila (80%) hanno già ripresentato domanda e pertanto dal mese prossimo è presumibile che siano nuovamente ricompresi dentro le statistiche”.
“La flessione del numero di percettori registrata nel mese di maggio – precisa l’Istituto – è da attribuire in modo significativo al fatto che circa 255mila nuclei hanno terminato di percepire il beneficio dopo 18 ovvero 36 mensilità, di cui circa 225mila appartenenti alla coorte di aprile 2019. Inoltre, di questi 255mila, quasi 200mila (80%) hanno già ripresentato domanda e pertanto dal mese prossimo è presumibile che siano nuovamente ricompresi dentro le statistiche”.
L’importo medio, a giudizio dell’Inps, “varia sensibilmente con il numero dei componenti il nucleo familiare, e va da un minimo di 447 euro per i nuclei costituiti da una sola persona a un massimo di 718 euro per le famiglie con cinque componenti. La platea dei percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza è composta da 1,93 milioni di cittadini italiani, 226mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno UE e quasi 84mila cittadini europei”.
La distribuzione per aree geografiche
Per i nuclei con presenza di minori (oltre 329mila, con 1,19 milioni di persone coinvolte), “l’importo medio mensile è di 669 euro, e va da un minimo di 584 euro per i nuclei composti da due persone a un massimo di 723 euro per quelli composti da cinque persone. I nuclei con presenza di disabili sono quasi 170mila, con 380mila persone coinvolte. L’importo medio è di 470 euro, con un minimo di 368 euro per i nuclei composti da una sola persona e un massimo di 681 euro per quelli composti da cinque persone. La distribuzione per aree geografiche vede 426mila beneficiari al Nord, 317mila al Centro e 1,5 milioni nell’area Sud e Isole. Nel corso dei primi cinque mesi dell’anno, le revoche hanno riguardato quasi 29mila nuclei e le decadenze sono state 178mila”.
L’assegno unico e universale
Con riferimento all’assegno unico e universale, invece, l’Inps fa sapere che “coloro i quali non hanno ancora presentato la domanda, avranno tempo fino al 30 giugno per ottenere anche il riconoscimento delle mensilità arretrate spettanti a decorrere da marzo. Dopo il 30 giugno l’assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda senza più diritto agli assegni arretrati. Presentando domanda a luglio, quindi, l’assegno che spetterà dal mese di luglio sarà pagato ad agosto”.
“Sul sito web dell’Istituto è disponibile, inoltre, un simulatore che, senza necessità di autenticazione da parte dell’utente, permette di calcolare l’importo spettante a partire da marzo 2022. Inps ricorda che tale importo è liquidato in ragione della condizione economica del nucleo familiare e, quindi, può essere determinato sulla base dell’ISEE presentato e in corso di validità. Per chi non presenta ISEE è previsto il pagamento dell’assegno minimo di 50 euro al mese per figlio. Per inoltrare la domanda è sufficiente accedere al sito web www.inps.it o rivolgersi ai Patronati o al Contact Center dell’Istituto”.