di Gabriella Passariello- Offesa con riferimenti sessuali espliciti, minacciata di morte, schiaffeggiata e presa a pugni, afferrata per il collo per motivi di gelosia e perché la fine di quella storia di amore non riusciva proprio a mandarla giù. Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Francesca Delcogliano ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di G. R. 52 anni, di Cardinale, accusato di stalking e lesioni personali nei confronti della ex moglie, dalla quale si è separato nel 2015. Ed è proprio da quell’anno che sarebbero iniziate le vessazioni, le umiliazioni, reiterate per ben cinque anni, fino al 7 ottobre 2020, “fatti commessi a Soverato”.
Le aggressioni e le minacce
Le aggressioni e le minacce
L’uomo, secondo le ipotesi di accusa, avrebbe controllato e pedinato la sua ex in modo ossessivo, al punto tale da provocarle uno stato di ansia e a temere per la propria vita e per quella della sua famiglia. Le minacce anche di morte, le ingiurie, il dipendente regionale non le avrebbe rivolte solo alla sua ex, ma anche ai genitori, amici, conoscenti della stessa e in un’occasione avrebbe aggredito il padre, percuotendolo. In una circostanza, inoltre, G. R. avrebbe dato un forte schiaffo alla sua ex, afferrandola per il collo come a volerla soffocare, provocandole lesioni personali consistite in uno “stato di ansia e un trauma contusivo- cervico-zigomatico giudicate guaribili in 10 giorni”. Il 52enne era stato arrestato dai carabinieri a ottobre dell’anno scorso, colto in fragranza di reato, mentre stava aggredendo l’ex compagna.
L’arresto e il divieto di avvicinamento
Il gip successivamente non convalidò l’arresto, ma dispose la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna: doveva stare a debita distanza dai luoghi da lei abitualmente frequentati (abitazione di residenza e domicilio, luogo di lavoro, casa dei genitori). Fu proprio l’ex moglie, difesa dall’avvocato Anna Marziano, a contattare la Compagnia dei carabinieri di Soverato denunciando di essere stata minacciata di morte dal suo ex compagno. I militari del Nucleo Operativo Radiomobile e della Stazione di Soverato, intervenuti tempestivamente, riuscirono a evitare il peggio. La parola passa al gup del Tribunale di Catanzaro Gabriella Logozzo che nel contraddittorio tra accusa e difesa (rappresentata dagli avvocati Ivan Posca e Fabrizio Costarella), nel corso dell’udienza preliminare, il 10 giugno prossimo, deciderà se rinviare o meno l’imputato a giudizio.