I rischi delle padelle antiaderenti: il “teflon” è cancerogeno? Ecco la risposta dell’Airc

Il teflon, comunemente utilizzato per rivestire le padelle antiaderenti, non provoca il cancro come spiegato dalla Fondazione Airc

Oggi tutti noi siamo abituati a utilizzare fra i fornelli le padelle che non attaccano e che rimangono ancora un must al quale nessuno può rinunciare. Da alcuni anni diversi studiosi si sono interrogati su una questione assai delicata: le padelle antiaderenti sono o non sono tossiche? La questione nasce dal tipo di rivestimento usato per impedire ai cibi di attaccarsi, ovvero il teflon.  Come ci spiega il blog robocucina.it, le migliori padelle antiaderenti non sono tossiche, a patto di utilizzarle nella maniera corretta. Innanzitutto il teflon, essendo una materia inerte, non genera nessun tipo di reazione chimica quando entra a contatto con i cibi dentro la padella. In secondo luogo, se la stoviglia non viene sottoposta a punte di calore eccessive, manterrà intatto il proprio rivestimento e di conseguenza non disperderà particelle di teflon negli alimenti.

Il teflon è cancerogeno? Perché è pericoloso?

Il teflon è cancerogeno? Perché è pericoloso?

Per chi si chiede se il teflon provoca il cancro, la risposta è no.  A riportarlo è un approfondimento sul sito dell’AIRC. Il motivo viene spiegato dagli esperti: il teflon, comunemente utilizzato per rivestire le padelle antiaderenti, non può essere associato a nessuna problematica di salute, tantomeno il cancro. Questo per via del fatto che, trattandosi di un materiale inerte a base di politetrafluoroetilene, non è in grado di generare reazioni chimiche con il cibo presente nella padella. Ma è necessario precisare che il teflon può essere pericoloso se si surriscalda oltre 250 gradi circa, perché in quel caso può emettere gas tossici che possono raggiungere livelli minacciosi per la nostra salute. I gas sono sostanzialmente l’unico motivo certificato per il quale bisogna avere molta cura delle padelle rivestite in teflon. Anche per via del fatto che le particelle di questo materiale, nel caso dovessero staccarsi, non sono nocive nemmeno se ingerite. Il falso mito del teflon tossico, viene chiarito dalla Fondazione AIRC.

Non è il teflon che fa male, ma il PFOA

Una cosa è il teflon, un’altra è il PFOA. Nel secondo caso si fa riferimento a una sostanza chimica chiamata acido perfluoroctanoico. Si tratta di un elemento ufficialmente cancerogeno. Il problema  è che i due elementi vengono spesso confusi. Le padelle antiaderenti dotate di regolare certificazione non contengono PFOA o altri fattori potenzialmente dannosi per la salute come il Nichel. Solo che in tanti non lo sanno, e di conseguenza confondono il teflon scambiandolo per una sostanza tossica, cosa che non è. Ad ogni modo, è opportuno ricordare che le padelle antiaderenti non sono eterne e che oltre a manutenerle ed utilizzarle correttamente è bene sostituirle dopo un certo periodo di tempo.

Quando buttare una padella antiaderente?

Generalmente le padelle con rivestimento antiaderente, come nel caso del teflon o delle particelle minerali, esauriscono la loro utilità in 2 anni circa. In questo lasso di tempo, soprattutto a causa di un utilizzo intensivo, il rivestimento superficiale inizia a cedere, e a quel punto la stoviglia semplicemente smette di essere antiaderente. In sintesi, i cibi inizieranno ad attaccarsi in corrispondenza delle aree dove il rivestimento in teflon è danneggiato, bruciandosi.

Consigli per la manutenzione

Per prima cosa è d’obbligo non scaldare mai la padella a vuoto sui fornelli, perché raggiungerebbe temperature molto alte in pochissimo tempo. In secondo luogo, quando la si pulisce, meglio evitare di usare le spugne in paglia metallica: potrebbero infatti graffiare la superficie e provocare delle crepe nel rivestimento antiaderente del teflon. Una padella così malridotta non sfigurerebbe in un episodio di Cucine da Incubo: chiedere allo chef Cannavacciuolo, che ha girato una puntata del noto show anche in Calabria.

Quali padelle non sono cancerogene?

 Le padelle meno tossiche, sono tutte le stoviglie prive di elementi dannosi come il PFOA o il Nichel. Le padelle rivestite in teflon sono sicure per la salute, a meno di non scaldarle oltre 250 gradi, perché in quel caso produrrebbero fumi tossici. Ecco spiegato perché questi utensili non possono essere usati per le cotture al forno. Naturalmente esistono diverse alternative, come le padelle in titanio (molto costose), in acciaio inossidabile e in ferro. Alla lista si aggiungono altri materiali come la pietra ollare o lavica, il vetro pyrex, la ceramica e la terracotta smaltata. Fra le padelle più salutari troviamo quelle in alluminio anodizzato, una tecnica che impedisce alle particelle del metallo di entrare a contatto diretto con gli alimenti.

Dagli studi pubblicati dalla Fondazione AIRC. abbiamo sfatato il mito del teflon cancerogeno il rivestimento superficiale delle padelle in teflon non è tossico, essendo privo di PFOA. Di contro, è proprio il PFOA ad essere cancerogeno, ma essendo una sostanza oggi proibita è praticamente impossibile trovarla nelle stoviglie per la cucina (e non solo).

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Messa in sicurezza l’area, è stato chiuso al traffico il tratto interessato dal rogo per il tempo necessario alle operazioni di spegnimento
Il governatore: "La nostra terra ha vitigni eccellenti e tante piccole cantine"
Ordinato sacerdote nel 1936 fu membro per sedici anni della Compagnia di Gesù, insegnando filosofia e teologia
Sul posto il personale medico del 118 ed i carabinieri per i rilievi del caso, assieme a squadre dell'Anas
Le osservazioni in vista della conferenza di impatto ambientale
L'aspirante primo cittadino parla anche delle "condizioni disagevoli per l’erogazione delle prestazioni" e del "sovraccarico di lavoro"
Il più grande festival della regione, dall’anima itinerante e dal respiro internazionale, sarà inaugurato lunedì 15 aprile
Intanto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è in contatto con i prefetti delle città italiane
L'uomo non ha saputo specificare la provenienza del denaro che per gli investigatori sarebbe frutto di illeciti
Un evento che ha riunito i congregari presenti, finalizzato all’approvazione dei documenti contabili dell'associazione
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved