Morto annegato l’uomo che ieri pomeriggio si era tuffato nel fiume Brenta a Padova dopo essere fuggito ad un controllo della polizia e aggredito un agente. Il recupero del corpo è avvenuto stamane a opera dei vigili del fuoco che ieri avevano perlustrato il fiume con l’ausilio dei sommozzatori mentre la polizia aveva fatto alzare un elicottero del Reparto Volo.
Tutto – riporta l’ANSA – è iniziato quando una volante del commissariato Stanga di Padova, in un servizio di prevenzione, aveva deciso di controllare quattro stranieri che stavano transitando lungo una strada che corre parallela all’argine del fiume Brenta.
Tutto – riporta l’ANSA – è iniziato quando una volante del commissariato Stanga di Padova, in un servizio di prevenzione, aveva deciso di controllare quattro stranieri che stavano transitando lungo una strada che corre parallela all’argine del fiume Brenta.
Due stranieri erano fuggiti, mentre gli agenti ne avevano bloccati altri due. Nel frangente, uno dei due ha reagito violentemente, aggredendo e ferendo un agente, riuscendo così a divincolarsi e a tuffarsi nel fiume, benché rincorso dagli investigatori. La seconda persona che era sotto controllo ne ha approfittato per scappare. Mentre era scattato un cordone di sorveglianza nella zona alla ricerca dei fuggitivi, sono partite le ricerche della persona che si era gettata nel fiume. Il corpo rinvenuto a metà mattinata.
C’è un precedente che risale a due anni fa, avvenuto sempre a Padova, in cui un giovane di origini africane era morto dopo essersi gettato nelle acque del fiume Brenta per sfuggire alla polizia. L’episodio risale al 4 giugno 2021. Il ragazzo aveva rubato in un supermercato nella zona di Altichiero, quartiere a nord della città euganea. Notato dalla security, si era dato alla fuga. La polizia, giunta sul posto, lo aveva inseguito, ma il giovane si era buttato nel fiume Brenta, all’altezza di Vigodarzere; il suo cadavere venne ritrovato in zona poco dopo.