Padre e figlio pestati in Calabria: 20 anni complessivi di carcere ai presunti autori

Una giovane aveva interrotto la relazione con uno dei condannati. Da qui sono iniziate le minacce alla famiglia, culminate con due spedizioni punitive per il padre e il fratello
pestaggio cutro-alt

Il giudice per l’udienza preliminare Michele Ciociola ha condannato a più di 20 anni di reclusione i presunti 15 autori del pestaggio avvenuto la sera del 19 maggio scorso a Cutro, accogliendo le istanze di patteggiamento proposte dai legali delle 15 persone, accusate, a vario titolo, di atti persecutori, lesioni personali, calunnia, favoreggiamento, violenza privata, detenzione di armi da sparo e spari in luogo pubblico.

Le spedizioni punitive per il fidanzamento interrotto

Le spedizioni punitive per il fidanzamento interrotto

Le indagini dei carabinieri erano state avviate a seguito di una triste vicenda dal risalto mediatico nazionale, nella quale era rimasta coinvolta una giovane cutrese, la cui famiglia, dopo che la stessa aveva interrotto una relazione sentimentale con uno dei condannati, aveva subito pesanti minacce, culminate con due pestaggi nei confronti del padre e del fratello. Entrambi erano stati aggrediti fisicamente con l’utilizzo di mazze da baseball e tubi in ferro, anche nei pressi della locale Caserma dei carabinieri, ove si erano diretti per trovare rifugio e denunciare gli accadimenti, riportando lesioni di grave entità.

I tempestivi accertamenti avviati dai carabinieri di Cutro hanno permesso di ricostruire le dinamiche delle due aggressioni, d’identificarne gli autori, quindi di chiarire i loro rispettivi ruoli e le condotte, con particolare riferimento anche alla detenzione illecita delle armi adoperate, successivamente rinvenute e sequestrate.

Le condanne

Nel dettaglio, i fratelli S. e G. Oliverio hanno riportato la pena più elevata a 3 anni di reclusione, mentre 2 anni e 6 mesi sono stati irrogati al padre, F. Oliverio. Inoltre, 2 anni e 8 mesi riservati a G. Oliverio e a F. Oliverio, 2 anni e 2 mesi ad A. Marchio e 1 anno e 8 mesi per tutti gli altri imputati, G. Brescianini, R. Oliverio, P. Iembo, C. Oliverio, G. Oliverio, M. Cordua, G. Oliverio, i fratelli S. e G. P. Marchio.

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