Il Coronavirus inizia a manifestarsi con evidente incidenza attraverso la seconda ondata di guai in cui sta trascinando l’economia.
Infatti, dopo aver messo in ginocchio i sistemi sanitari di tutto il mondo, costringendo i Paesi a chiudere in casa i cittadini, ora fa sentire la sua veemente carica di devastazione sull’economia mondiale. E se a rischiare la crisi sono i grandi sistemi finanziari globali, figuriamoci quali possono essere le condizioni della media e piccola impresa, che non disponendo di immediata liquidità, rischia la stessa sopravvivenza. Nell’immediato i Governi provano ad intervenire con l’utilizzo delle più disparate manovre economiche, ma si ha la forte sensazione che si stia brancolando nel buio. Ed il perché è presto detto: in Italia, ad esempio, le manovre messe in atto, non consegnano al momento immediata liquidità. I pagamenti vengono sospesi ed il sistema è paralizzato.
Infatti, dopo aver messo in ginocchio i sistemi sanitari di tutto il mondo, costringendo i Paesi a chiudere in casa i cittadini, ora fa sentire la sua veemente carica di devastazione sull’economia mondiale. E se a rischiare la crisi sono i grandi sistemi finanziari globali, figuriamoci quali possono essere le condizioni della media e piccola impresa, che non disponendo di immediata liquidità, rischia la stessa sopravvivenza. Nell’immediato i Governi provano ad intervenire con l’utilizzo delle più disparate manovre economiche, ma si ha la forte sensazione che si stia brancolando nel buio. Ed il perché è presto detto: in Italia, ad esempio, le manovre messe in atto, non consegnano al momento immediata liquidità. I pagamenti vengono sospesi ed il sistema è paralizzato.
E se questo accade in tutti i settori, ve n’è uno che, oggi più che mai, rischia di essere ignorato. Perché in passato lo è stato ampiamente. La problematica in questione riguarda soprattutto le aziende che forniscono le Asp della Calabria. Queste aziende dovrebbero ricevere i pagamenti dei servizi entro i 90 giorni dalla prestazione effettuata, ma in Calabria questi tempi sono stati puntualmente disattesi, mettendo spesso in enorme difficoltà diverse aziende del settore. Oggi ancor di più, nonostante sia presente un accumulo di ritardi, queste aziende non vengono pagate dalle Asp. Ed i ritardi superano l’anno di attesa: a Reggio Calabria vi è un ritardo nei pagamenti di 14 mesi, 8 a Siderno, 8 a Catanzaro, 6 a Cosenza e Vibo Valentia, tutto questo ribadendo che i pagamenti devono per legge essere espletati tra i 60 e i 90 giorni.
Eppure si sta parlando di un settore strategico, proprio in questa epoca di pandemia. Ecco perché, un intervento urgente del Governatore della Calabria, Jole Santelli, sembra inevitabile. Il disastro, purtroppo, è nascosto dietro l’angolo.