Con l’incontro di oggi all’Ispettorato del Lavoro di Catanzaro, anche in Calabria è partita ufficialmente la campagna ‘Cercasi schiavo’, promossa dall’Usb (Unione sindacale di base) con l’obiettivo di “denunciare le storture intorno alla narrazione mediatica sul lavoro stagionale, ma soprattutto per supportare i lavoratori, una delle categorie meno tutelate e più denigrate in assoluto come si può evincere dai numerosi servizi e articoli che la stampa riserva alle lamentele degli imprenditori del settore”.
“È stato un incontro schietto e allo stesso tempo proficuo – fa sapere il sindacato – in cui abbiamo riscontrato oltre alla massima disponibilità da parte dei vertici a prendere in esame ogni nostra segnalazione, il fatto che sono già numerose le denunce da parte degli stessi lavoratori, a dimostrazione del fatto che il problema non è il reddito di cittadinanza, ma la mancanza di diritti e di paghe adeguate”.
“È stato un incontro schietto e allo stesso tempo proficuo – fa sapere il sindacato – in cui abbiamo riscontrato oltre alla massima disponibilità da parte dei vertici a prendere in esame ogni nostra segnalazione, il fatto che sono già numerose le denunce da parte degli stessi lavoratori, a dimostrazione del fatto che il problema non è il reddito di cittadinanza, ma la mancanza di diritti e di paghe adeguate”.
“Noi dal canto nostro – prosegue l’Usb – daremo seguito a questo primo appuntamento con banchetti informativi e volantinaggi nelle principali località balneari della nostra regione, a partire da giovedì 14 luglio a Soverato, sul lungomare “Europa” presso la Pineta dalle 19:30, coadiuvando l’ispettorato del lavoro nelle sue indagini, ma soprattutto continuando a stare in mezzo ai lavoratori sfruttati! Chiusura della campagna estiva su questa piaga del precariato e lavoro povero giovedì 25 agosto a Pizzo Calabro”.