di Danilo Colacino – In attesa di conoscere dove si collocheranno – e se vi resteranno – tutti i surrogati in consiglio comunale, anche se alcune scelte sembrano già chiare, proviamo a comprendere la ‘nuova geografia’ dell’Aula (fu Rossa, considerato che le battaglie annunciate con tanto di grancassa via Facebook per reclamare il ripristino della storica sede dell’assemblea cittadina sono terminate ancor prima di iniziare).
Ma ‘torniamo a noi’ partendo dal subentrato Maurizio Mottola d’Amato, che ha compiuto un percorso con Roberto Guerriero nel centrosinistra e almeno per il momento non se ne discosta, e proseguendo in un ragionamento che potrebbe invece non riguardare i ‘fioritiani’ Nunzio Belcaro e Vincenzo De Sarro, sulla scorta di quanto da loro detto: pronti alle dimissioni.
Ma ‘torniamo a noi’ partendo dal subentrato Maurizio Mottola d’Amato, che ha compiuto un percorso con Roberto Guerriero nel centrosinistra e almeno per il momento non se ne discosta, e proseguendo in un ragionamento che potrebbe invece non riguardare i ‘fioritiani’ Nunzio Belcaro e Vincenzo De Sarro, sulla scorta di quanto da loro detto: pronti alle dimissioni.
Discorso a parte merita infine Giuliano Renda, ‘vecchio democristiano’ oscillante fra Sinistra e Destra, su cui si vocifera di un attuale accordo con il sindaco Sergio Abramo per dargli una mano.
Aiuto al Sergiun che comunque verrà di sicuro anche dall’unica donna della ‘recente infornata’ di pubblici amministratori entrati in luogo dei cinque colleghi andati via.
Il riferimento a questi ultimi è, come ovvio, a quanti hanno deciso di fare un passo indietro dopo l’inchiesta Gettonopoli nel cui ambito – tranne il citato Guerriero – risultano indagati: Libero Notarangelo, Nicola Fiorita, Fabio Celia e Gianmichele Bosco.
Al di là di tutto, però, come premesso resta il capitolo conclusivo della specifica vicenda da dedicare a Raffaella Sestito – elegante signora impegnata professionalmente nel sociale, di cui non deve affatto fuorviare la precedente candidatura (alle Amministrative del 2017, intendiamo) nelle fila della lista all’epoca supercicontiana (Svolta Democratica) in cui furono eletti i soli Eugenio Riccio e Notarangelo – che sarà pro Abramo. Senza se e senza ma.
La stessa Sestito infatti – come peraltro da noi riportato nella diretta scritta del civico consesso di avantieri, cosiddetto delle surroghe e ‘salvaBrutto’ – si colloca nell’area di centrodestra (pur dal Gruppo Misto a cui ha immediatamente aderito), richiamandosi in modo palese alle posizioni di Fratelli d’Italia.
Partito a cui è pure legata per motivi non squisitamente politici, vantando un rapporto di parentela con un ‘padre nobile’ del locale Fdi del calibro di Michele Traversa.
Comunque sia, “auguri a ognuno di loro”.