Palmi, il luogotenente Campo va in pensione dopo oltre 47 anni di onorato servizio

Ieri, dopo ben 47 anni, 7 mesi e 24 giorni di onorato servizio, il Luogotenente C.S. Paolo Campo ha terminato il servizio attivo nell’Arma dei Carabinieri. Ne dà notizia un comunicato dell’ufficio stampa del Comando provinciale di Reggio Calabria dei carabinieri.

“La meritata pensione arriva – è detto nella nota – dopo una carriera sempre in prima linea nella lotta alla criminalità, organizzata e comune, e animata dal desiderio di garantire alla popolazione legalità, sicurezza ed un sicuro punto di riferimento anche per i consigli più disparati. La sua vita nell’Arma comincia il 29 gennaio del 1973, quando, ancora diciassettenne, parte in aliscafo dalla sua Favignana alla volta della Scuola Allievi Carabinieri di Roma, lasciando la famiglia di origine per entrare in quella che è diventata, di fatto, la sua seconda famiglia. Ragazzo in un’Italia oppressa dall’ombra del terrorismo delle Brigate Rosse e dalla ferocia della mafia, inizia la sua carriera di Carabiniere in Calabria alla Stazione di Serrata, dove si distingue per le capacità professionali, tanto da riuscire ad essere ammesso dopo poco al corso per Sottufficiali, che termina ad appena 21 anni, ricevendo come primo incarico di Comando quello della Squadriglia Carabinieri di Fabiana di Candidoni. Qui l’allora Vice Brigadiere Campo comincia la sua lotta alla ‘ndrangheta impegnandosi nelle attività di ricerca dei sequestrati. L’intensità di quegli anni di lavoro il Luogotenente C.S. Campo la rivivrà per tutta la sua carriera, arrivando anche ad rincontrare, dopo ben 31 anni, Claudio Marzocco, sequestrato in Liguria e liberato in Aspromonte, dove i suoi carcerieri lo tenevano segregato”.

“La meritata pensione arriva – è detto nella nota – dopo una carriera sempre in prima linea nella lotta alla criminalità, organizzata e comune, e animata dal desiderio di garantire alla popolazione legalità, sicurezza ed un sicuro punto di riferimento anche per i consigli più disparati. La sua vita nell’Arma comincia il 29 gennaio del 1973, quando, ancora diciassettenne, parte in aliscafo dalla sua Favignana alla volta della Scuola Allievi Carabinieri di Roma, lasciando la famiglia di origine per entrare in quella che è diventata, di fatto, la sua seconda famiglia. Ragazzo in un’Italia oppressa dall’ombra del terrorismo delle Brigate Rosse e dalla ferocia della mafia, inizia la sua carriera di Carabiniere in Calabria alla Stazione di Serrata, dove si distingue per le capacità professionali, tanto da riuscire ad essere ammesso dopo poco al corso per Sottufficiali, che termina ad appena 21 anni, ricevendo come primo incarico di Comando quello della Squadriglia Carabinieri di Fabiana di Candidoni. Qui l’allora Vice Brigadiere Campo comincia la sua lotta alla ‘ndrangheta impegnandosi nelle attività di ricerca dei sequestrati. L’intensità di quegli anni di lavoro il Luogotenente C.S. Campo la rivivrà per tutta la sua carriera, arrivando anche ad rincontrare, dopo ben 31 anni, Claudio Marzocco, sequestrato in Liguria e liberato in Aspromonte, dove i suoi carcerieri lo tenevano segregato”.

“Dopo l’esperienza alla Squadriglia – prosegue il comunicato – il Luogotenente Campo verrà impiegato nella “sua” Palmi, ricoprendo svariati incarichi investigativi di sempre maggiore responsabilità sino ad arrivare, nel 1994, al Comando dell’Aliquota Radiomobile, incarico che ha conservato sino al congedo. In questi anni vive una delle pagine più efferate e cruente della lotta alla ‘ndrangheta con le faide di Palmi, Seminara ed Oppido Mamertina e con gli attacchi alle Istituzioni, che hanno visto tanti Carabinieri versare il proprio sangue e perdere la vita nell’adempimento del proprio dovere. Tra loro proprio alcuni che, insieme al Luogotenente Campo, in quegli anni prestavano servizio nel territorio della Compagnia di Palmi; gli Appuntati Scelti Antonino Fava e Vincenzo Garofalo ed il Maresciallo Capo Pasquale Azzolina”.

“Ma la voglia di lottare è tanta – conclude il comunicato – ed insieme ai propri colleghi il Luogotenente Campo ha reagito ai vili attacchi frontali di criminali senza alcuna dignità, assicurando alla giustizia i responsabili di quegli omicidi che, anche oggi, sono al centro di vicende giudiziarie volte a ricostruire gli orrori ed i patti scellerati degli anni del cosiddetto stragismo”.

Redazione Calabria 7

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