Papa Francesco operato al Gemelli, intervento riuscito: “Sta bene. E’ sveglio e vigile”

L'operazione per un laparocele incarcerato è terminata dopo tre ore. Non ci sono state complicazioni. La degenza durerà alcuni giorni
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È terminato l’intervento chirurgico per laparocele incarcerato al quale è stato sottoposto Papa Francesco. Lo rende noto la Santa sede. L’operazione, in anestesia generale, è durata tre ore e non ci sono state complicazioni. L’intervento, resosi necessario per un’ernia sviluppatasi sulla cicatrice di un precedente intervento, che avrebbe potuto costituire il rischio di un’occupazione intestinale, è stato eseguito dall’equipe del dottor Sergio Alfieri. Bergoglio è “sveglio e già al lavoro”, fa sapere l’equipe medica. La degenza, segnalano dalla sala stampa vaticana, durerà alcuni giorni, durante i quali il Pontefice porterà avanti il suo lavoro dal Policlinico. Le udienze sono infatti state sospese almeno fino al 18 di giugno.

Il comunicato del Vaticano

Il comunicato del Vaticano

Papa Francesco è vigile e cosciente dopo l’intervento di ogg, fa sapere la Santa Sede in un comunicato. “Il Santo Padre”, si legge, ” ricoverato presso il Policlinico A. Gemelli, è stato sottoposto all’intervento chirurgico programmato ed eseguito nelle prime ore pomeridiane dal Prof. Sergio Alfieri, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Addominali ed Endocrino Metaboliche, assistito dal Dott. Valerio Papa, dalla dott.ssa Roberta Menghi dal dott. Antonio Tortorelli e dal dott. Giuseppe Quero; l’intervento è stato condotto in anestesia generale dal Prof. Massimo Antonelli, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’emergenza, anestesiologiche e della rianimazione, coadiuvato dalla dott.ssa Teresa Sacco, dalla dott.ssa Paola Aceto e dal dott. Maurizio Soave e la dott.ssa Giuseppina Annetta per il posizionamento dell’accesso vascolare centrale. Erano altresi presenti in Sala Operatoria il Prof. Giovanni Battista Doglietto, Direttore del Fondo di Assistenza Sanitaria, ed il dott. Luigi Carbone, Medico della Direzione di Sanità ed Igiene dello Stato della Citta’ del Vaticano”.

“Questo pomeriggio, presso il Policlinico Gemelli, il Santo Padre è stato sottoposto all’intervento chirurgico programmato per un laparocele incarcerato in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati”, prosegue la nota, “tale laparocele causava al Santo Padre, da alcuni mesi, una sindrome subocclusiva intestinale dolorosa ingravescente. Nel corso dell’intervento chirurgico sono state riscontrate delle tenaci aderenze tra alcune anse intestinali medio-tenuali parzialmente conglobate ed il peritoneo parietale che causavano la sintomatologia sopra menzionata. Si è proceduto pertanto alla liberazione delle aderenze (cicatrici interne) con sbrigliamento completo di tutta la matassa tenuale. È stata quindi eseguita la riparazione del difetto erniario mediante una plastica della parete addominale con l’ausilio di una rete protesica”. “L’intervento chirurgico e l’anestesia generale si sono svolte senza complicazioni. Il Santo Padre ha reagito bene all’intervento chirurgico”, conclude il comunicato, “è vigile e cosciente e ringrazia per i numerosi messaggi di vicinanza e di preghiera che lo hanno da subito raggiunto”.

I ricoveri precedenti

Non si tratta del primo ricovero per Jorge Mario Bergoglio, giunto questa mattina alle 11.30 al Policlinico Gemelli. Nel luglio del 2021 il Pontefice aveva infatti subito un intervento per una stenosi diverticolare sintomatica del colon, operazione eseguita appunto dal dottor Alfieri. Più di recente, nel marzo di quest’anno, il Pontefice era stato ricoverato per una bronchite infettiva che gli aveva dato problemi respiratori; mentre più su base cronica si registrano gli acciacchi alle articolazioni, in particolare alle ginocchia, che spesso danno all’ottantaseienne Pontefice difficoltà nel muoversi, e che spesso lo costringono a tenere da seduto i suoi discorsi. Prima di entrare in ospedale, il Papa ha diramato un messaggio su Twitter, ricordando il 150 anniversario della nascita di Santa Teresa di Gesù Bambino. (Agi)

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