La Squadra Mobile di Catanzaro ha catturato stamane uno dei latitanti sfuggiti nel dicembre del 2019 all’arresto nel maxi blitz Rinascita-Scott contro la ‘ndrangheta vibonese. Era nascosto nei pressi di un B&B di Catanzaro Agostino Papaianni, 70enne residente a Coccorino di Joppolo. L’uomo ricoprirebbe un ruolo di spicco all’interno del clan Mancuso e, più in particolare, nell’articolazione facente capo a Luigi Mancuso e al fratello Cosmo Michele Mancuso. E’ accusato di associazione mafiosa con l’aggravante di essere il promotore di un clan “competente” su tutta l’area di Capo Vaticano sino a Coccorino e Joppolo da un lato e Tropea dall’altro.
Referente del clan Mancuso
Referente del clan Mancuso
Nel mirino di Agostino Papaianni sarebbero finiti diversi villaggi turistici, con l’imposizione del rifornimento di generi alimentari (frutta, principalmente), “guardianie” e l’assunzione di personale. Sul suo conto hanno reso dichiarazioni i collaboratori di giustizia Andrea Mantella, Emanuele Mancuso e Bartolomeo Arena. Agostino Papaianni viene ritenuto uno dei capi storici del clan Mancuso, intestatario fittizio di molteplici attività fra cui anche una stazione di carburanti a Tropea.
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