Per cause ancora tutte da chiarire un paracadutista della Folgore di stanza a Siena, che stava effettuando un lancio di addestramento nella zona adibita alle esercitazioni, collocata nel territorio di Altopascio, è morto precipitando al suolo di là dalla Bientinese, che è già territorio di Castelfranco di Sotto. L’uomo è finito in un giardino di una casa di Orentano e inutili sono stati i soccorsi. Sul luogo è arrivato anche il sindaco di Castelfranco di Sotto, Gabriele Toti, per capire la dinamica dell’incidente.
Si ipotizza malore in quota
Si ipotizza malore in quota
Si è trattato di un lancio a caduta libera e il paracadute, a profilo alare, secondo i testimoni, si sarebbe aperto regolarmente. Lanci di questo tipo, spiegano gli esperti, si effettuano da oltre 3mila metri, con il paracadute che si apre arrivato a quota 1200. Fra le ipotesi potrebbe esserci anche quella del malore in quota, durante la discesa e dopo l’apertura della velatura, cosa che avrebbe impedito di manovrare regolarmente il paracadute fino a terra. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118 della Toscana Centro Pistoia – Empoli.
La carriera e le passioni del paracadutista di Cosenza
La vittima è il 49enne sergente maggiore Gianluca Spina, originario di Cosenza. Il lutto ha colpito tutta la Folgore e in tanti, tra i colleghi, anche sui social, hanno scritto il loro cordoglio. Circa 14 anni fa, nel 2009, il sergente maggiore Gianluca Spina, che era stato in missione per la Folgore in Afghanistan aveva commentato ufficialmente la morte di sei colleghi in un attentato nel centro di Kabul il 16 settembre. Partecipando alle esequie di Stato, a Roma Gianluca aveva rilasciato queste dichiarazioni: “È un dolore immenso ma sono contento di averli conosciuti. Il mio cuore è rimasto in Afghanistan. Vorrei essere lì a dare una mano. Solo chi è paracadutista può capire la bellezza di questo lavoro e quello che proviamo. La situazione in Afghanistan è molto difficile ma siamo preparati anche se ci sono cose che non si possono prevedere”. A testimonianza del suo impegno, e della sua voglia di vivere e di darsi da fare. Gianluca si era diplomato all’Itc Pezzullo di Cosenza per poi laurearsi a Siena dove era infine rimasto facendo carriera nella Folgore. Amante dei cani e delle maratone era rimasto sempre molto legato alla sua terra d’origine. (LuccaInDiretta)