“Strisce bianche o strisce blu, la scelta non cambia se la multa non ti risparmia”. A lamentare disagi per la disciplina dei parcheggi a Catanzaro è l’avvocato Elena Mancuso presidente dell’Adusbef Catanzaro e Vibo, associazione attiva nella difesa dei consumatori e degli utenti. “È lite sul disco orario. Il Comune di Catanzaro – denuncia in una nota Elena Mancuso, presidente dell’Adusbef Catanzaro e Vibo – ha istituito i parcheggi a tempo sulle strisce bianche, commercianti e cittadini quotidianamente si vedono recapitare multe e sanzioni. Per una sosta che non rispetta anche per pochi minuti (il tempo per un caffè) il limite temporale stabilito dal Comune. E quindi oltre ai rincari di luce e gas e benzina a contribuire all‘aumento della spesa quotidiana contribuiscono le multe incessanti per soste gratuite, che limitate agli spiccioli di pochi minuti,vdiventano inevitabilmente una trappola per chi cerca di avvicinarsi a qualche negozio del centro storico. I cittadini i commercianti si arrabbiano e gridano allo scandalo e l ‘ avv. Elena Mancuso responsabile dell ‘ Associazione dei consumatori Adusbef non può rimanere indifferente al grido di molti cittadini.
Il paradosso del grattino
Il paradosso del grattino
“Siamo dinanzi al paradosso si rischiano le multe perché scade il grattino, in quanto il tempo di sosta fino ai 15 minuti non consente in alcune zone in particolare del centro storico presenziate dalla polizia municipale, la possibilità di rilanciare l‘ economia locale con l ‘ accesso ai bar e attività commerciali . “Siamo d’ accordo che questa misura può essere considerata un buon incentivo per l’ uso dei parcheggi d’ interscambio, però non si può condividere dal momento che il servizio di trasporto pubblico, a Catanzaro, è carente ed il traffico cittadino ingestibile. Per tutti questi motivi – annuncia l’ esponente del Adusbef Catanzarese stiamo valutando di fare un’istanza di accesso agli atti per capire le ordinanze sulla base di quali principi siano state adottate. Si invita l’amministrazione comunale a confrontarsi con le associazioni dei commercianti cercando di modulare le zone in base alla tipologia merceologica dei negozi che richiede soste più o meno lunghe dei clienti. Perché i cittadini non sono dei bancomat e le strisce bianche nascono per creare un vantaggio e un servizio verso e non contro il cittadino”.