Dall’opposizione al carrozzone

La più evidente è quella di Carmelo Ambrogio, organizzatore di Miss Italia Calabria con l’agenzia che gestisce insieme alla moglie: la Carli Fashion Agency. E’ il cugino di Marco Ambrogio consigliere comunale di minoranza, che nelle ultime due legislature ha sostenuto le candidature a sindaco del Pd in Consiglio comunale. A fine giugno aveva dichiarato di scendere in campo per concorrere alla carica di primo cittadino della città dei bruzi. Venerdì ha annunciato il ritiro della candidatura per sostenere il delfino dei fratelli Occhiuto: Francesco Caruso, l’ingegnere assessore uscente. Nella coalizione è presente Bella Cosenza, la lista che vede come coordinatrice e ispiratrice la moglie di Marco Ambrogio, il sindaco di San Giovanni in Fiore e assessore comunale di Cosenza al Turismo, comunicazione e marketing territoriale Rosaria Succurro, con a capo, non a caso, il cugino del marito: Carmelo Ambrogio.

Il nipote del boss

E’ giovane e incensurato Mattia Lanzino, candidato della Lega al rinnovo del Consiglio comunale di Cosenza. Un evento storico per la città dei bruzi dove per la prima volta il Carroccio è in lizza alle elezioni amministrative con una lista presentata, anche in questo caso, a sostegno dell’aspirante sindaco del centrodestra e attuale assessore alla Riqualificazione urbana del Comune di Cosenza Francesco Caruso. Il cognome ingombrante non è casuale, Mattia è il nipote del boss della cosca egemone in città: l’ergastolano Ettore Lanzino. Il 24enne sulla sua pagina social ha già espresso il proprio rammarico per chi guarda con malizia alla sua voglia di politica. “Discriminare, infangare, ma soprattutto parlare di una persona di cui non si conosce nulla, – scrive Mattia Lanzino su facebook – non credo sia l’arma giusta. Vorrei solamente spiegare con qualche parola che in primis non devo rinnegare nessun cognome, sono fiero del cognome che porto, sono fiero della mia famiglia ma soprattutto dell’educazione che ho! Non ho mai avuto problemi con la legge quindi credo che espormi in campo politico non sia qualcosa di male, ma soprattutto non lo faccio per farmi conoscere perché le persone mi conoscono e mi rispettano per quello che sono. Infine vorrei precisare che è proprio questa gente a portare sulla cattiva strada le persone come me, che in qualche modo cercano e tentano di fare delle cose garbate e pulite”.

Il cugino dell’onorevole

Tra le fila della coalizione socialista a supporto del noto avvocato penalista Franz Caruso appare il cugino di Nicola Adamo, Andrea, nella lista del Pd. Alle scorse elezioni amministrative, nel 2016, quando si stava per ventilare una candidatura di Adamo alla carica di sindaco di Cosenza qualche mese prima della chiamata alle urne fu raggiunto dalla misura del divieto di dimora in Calabria a seguito dell’inchiesta Rimborsopoli relativa ai rimborsi indebitamente percepiti in qualità di consigliere regionale. Arrestato nuovamente nel 2019, nell’ambito dell’operazione Rinascita Scott oggi Adamo è un imputato a piede libero. Dietro le quinte pare si stia spendendo parecchio nella campagna elettorale cosentina dopo la rottura, per ora, apparentemente irriparabile con Mario Oliverio coimputato nel processo Passepartout in cui risultano, in concorso, accusati di turbata libertà degli incanti, traffico di influenze illecite, abuso d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture e corruzione. (mti)

Elezioni Cosenza: esercito di aspiranti consiglieri, i profili degli otto candidati

Elezioni comunali a Cosenza, presentate 29 liste: tutti i candidati (NOMI)