di Nico De Luca – Parla per la prima volta la dottoressa (M.B.) colpita alle spalle da un collega durante il turno di lavoro lunedì scorso 27 novembre presso gli uffici ASP di Corso Messina di Crotone.
La donna non è ancora rientrata a lavoro. E’ dipendente dell’Azienda Sanitaria da ben 36 anni e la disavventura vissuta una settimana fa le ha causato dieci giorni di prognosi per le contusioni riportate alla testa, alla spalla ed al polso.
La donna non è ancora rientrata a lavoro. E’ dipendente dell’Azienda Sanitaria da ben 36 anni e la disavventura vissuta una settimana fa le ha causato dieci giorni di prognosi per le contusioni riportate alla testa, alla spalla ed al polso.
“Ancora non mi capacito – dice alla redazione di Calabria7 – visto che non vedo motivazioni plausibili o giustificabili”
Riesce a ricordare con precisione quei momenti?
“Si, certo. Stavo aprendo la porta di un deposito dove teniamo i presidi ausiliari dell’ ASP. Quando ad un certo punto mi sento afferrare dalla spalla destra e strattonare violentemente contro la porta che nel frattempo avevo aperto.”
E poi?
“Mi sono accasciata su una sedia vicina”
Ha avuto modo di vedere il suo aggressore?
“Si, è un signore che so essere infermiere nei Poliambulatori, la mia stessa struttura. Ma non lo conosco di persona”
Cosa le detto mentre la strattonava?
“Mi diceva come facevo ad avere le chiavi di questa stanza. Si tratta di un deposito peraltro provvisorio dove mettiamo gli ausili protesici che i pazienti ci restituiscono dopo l’uso e qualche altro accessorio come lettini, sponde. Peraltro locali anche non ristrutturati. ”
Chi ha raccolto la sua denuncia?
“La Polizia di Stato, stanno facendo loro le indagini”
Si è spiegata in qualche modo questa violenza?
“No, mi sembra cosa assurda e senza senso. Il deposito è annesso al nostro ufficio e non c’è il minimo cenno di arbitrarietà nel possesso di quelle chiavi e tanto meno nel nostro diritto ad entrare in quei locali”:
Era sola al momento dei fatti?
“No, c’era un signore per una pratica di cui ci stavamo interessando”
Buona guarigione dottoressa
“Grazie, speriamo bene”
Redazione Calabria7