di don Gaudioso Mercuri
Carissimi amici, a tutti voi buona e santa domenica di Quaresima.
Carissimi amici, a tutti voi buona e santa domenica di Quaresima.
E siamo alla seconda domenica di Quaresima segnata dal racconto straordinario della Trasfigurazione di Gesù. Sarebbe bello poter comprendere la dimensione Cristologica del volto di Cristo Trasfigurato. Gesù davanti ai tre, Pietro, Giacomo e Giovanni, sul monte Tabor, si trasfigura, cioè fa vedere la sua vera identità, l’identità di Figlio di Dio, e questo la fa soprattutto per fargli superare quel momento difficile che essi avrebbero subito nella passione di Gesù, cioè colui che avrebbe affrontato la morte è il Figlio di Dio. Il tema della Trasfigurazione è quindi legato al tema della Croce. Dice il testo che Gesù salì sul monte per pregare, e mentre pregava il suo volto si trasfigurò. Ci sono altri due personaggi in questa pericope evangelica: Mosè ed Elia, che conversavano con Gesù, e parlavano del suo Esodo… C’è qui un forte richiamo con il Vecchio Testamento, Gesù è il nuovo Mosè, il nuovo liberatore del popolo di Dio, e questa volta non libera da una schiavitù fisica, ma dalle catene che rendono l’anima attaccata alle cose di questa terra. Cari amici, la trasfigurazione ci insegna che le difficoltà in cui ci troviamo nella nostra vita non hanno l’ultima parola, la croce non ha l’ultima parola, il Crocifisso risorto sì! Che grande dono la fede, custodiamola come pietra preziosissima, non permettiamo allo scoraggiamento e alle sconfitte della vita, di affievolirla o addirittura estinguerla.
Buon cammino di Quaresima.
Redazione Calabria 7