Una notevole incidenza sulla spesa della Regione Calabria è rappresentato dal costo del personale di società partecipate ed enti strumentali (spesa indiretta). Lo rileva il Procuratore regionale della Corte dei Conti Maria Rachele Anita Aronica nella relazione conclusiva del giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2019. “Se per la Regione, nel 2019, sono state registrate complessivamente 3208 unità con una spesa totale di oltre 118 milioni di euro, il mondo delle partecipate e degli Enti strumentali ha determinato un costo indiretto per il personale di gran lunga superiore” – prosegue la relazione.
Partecipate non in liquidazione
Delle società partecipate non interessate da procedure di liquidazione la Regione ha risposto solo per tre (Fincalabra spa, Terme Sibaritide spa e Ferrovie della Calabria srl, società a totale partecipazione pubblica). Il totale di unità lavorative complessivamente impiegate nelle tre società è in diminuzione, si fa ricorso a forme atipiche di lavoro ( contrattisti, interinali ecc … ), diminuisce, per alcune, il ricorso alle consulenze esterne, mentre per altre i consulenti rimangono in numero pari ai dipendenti. In totale da una consistenza di oltre 1000 unità nel 2016 si arriva ad una consistenza di oltre 800 unità nel 2019.
La spesa sostenuta per il 2019 e indirettamente gravante sul Rilancio regionale è di oltre 40 milioni di euro, nel quadriennio 2016/2018, complessivamente, di oltre 173 milioni di euro.
Partecipate interessate da procedure di liquidazione o fallimento
In merito alle società in liquidazione o in fallimento dalla Cittadella hanno risposto solo con riguardo alla So.Ri.Cal. spa in liquidazione e Comac srl in fallimento. Il costo del personale è in aumento, quello per i consulenti esterni è in aumento per la prima in decremento per la seconda. Il costo complessivo del personale di queste due società gravante indirettamente sulla Regione ammonta, per il 2019, a quasi 16 milioni di euro; riferito al quadriennio a oltre 57 milioni di euro.
Enti strumentali
Per gli Enti strumentali i dati trasmessi (sempre parziali) riguardano 8 enti su 12: Arsac, Areca, Azienda Calabria lavoro, Arpa Cal, Calabria Verde, Aterp Calabria, Corap, Art – Call.
Nel periodo 2016/2019 – rileva il procuratore regionale della Corte dei Conti – si è registrata una riduzione del personale impiegato e della relativa spesa, salvo per l’anno 2019 in cui, nonostante una riduzione di 141 unità la spesa è aumentata di quasi 2 milioni di euro. L’incidenza indiretta dei costi del personale sul bilancio della Regione è stata, per il 2019, di oltre 230 milioni di euro, nel quadriennio (2016/2019) di oltre 900 milioni di euro. Fra queste Aziende quella con maggior numero di personale è Calabria verde, con ben 4 769 unità nel 2019 e un costo complessivo di oltre 160 milioni di euro, comunque in tendenziale riduzione nel quadriennio.
Enti privati controllati dalla Regione: i forestali
Per gli enti privati controllati dalla Regione sono stati inviati dati, molto parziali, per 2 Fondazioni su 5: la Fondazione Mediterranea Terina e la Fondazione Film Commission.
I lavoratori appartenenti al bacino dei forestali, incidono in modo rilevante sulla spesa di personale. La maggior parte di questi lavoratori è confluita dall’AFOR Azienda Forestale Regionale (ora in liquidazione)
nell’Azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna, denominata “Azienda Calabria Verde” e in altri enti come Consorzi e Parchi.
L’Ente strumentale Calabria verde è ancora quella con maggior personale forestale (3.988 unità con una spesa di oltre 136 mila euro). Il “Parco Regionale Naturale delle Serre” dispone di 35 operai a tempo
indeterminato con una spesa di oltre un milione di euro; per il personale a tempo determinato si registra una tendenziale riduzione nel quadriennio. Con riguardo agli impiegati e operai degli 11 Consorzi di bonifica solo
per otto sono state fornite informazioni. Di questi otto l’organico complessivo è di 1.290 unità e il costo totale di oltre 44 milioni di euro. Nel quadriennio il costo è stato di oltre 192 milioni di euro. La Regione ha precisato che i tre Consorzi (Consorzio Bacini Alto Jonio Cosentino, Consorzio di Bonifica dei Bacini Basso J onio Reggino e il Consorzio di Bonifica dei Bacini Alto J onio Reggino), nonostante i ripetuti solleciti, non
hanno risposto.
“In conclusione si rileva – scrive il Procuratore regionale – che, a fronte di questi dati parziali riguardanti le società partecipate e gli enti strumentali e controllati (i cui costi conosciuti sono già molto superiori a quelli diretti), non è possibile avere un quadro completo dell’effettiva incidenza dei costi indiretti del relativo personale gravanti sul Bilancio regionale”. (bru. mir.)
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