“Il rischio è di spaccare il Paese in due, bisogna dirlo in maniera chiara. Se passa la linea che le Regioni più ricche potranno trattenere più soldi per offrire servizi migliori ai propri residenti, il risultato sarà di avere cittadini di serie A e cittadini di serie B.”
Aldo Patriciello, deputato europeo di Forza Italia, lancia un grido d’allarme. Il Governo accelera sull’autonomia di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Per molti è una secessione mascherata che dividerà in due l’Italia.
Aldo Patriciello, deputato europeo di Forza Italia, lancia un grido d’allarme. Il Governo accelera sull’autonomia di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Per molti è una secessione mascherata che dividerà in due l’Italia.
“Il problema – osserva Patriciello – non è l’autonomia in sé, ma il modo in cui realizzarla. Serve ripartire dalla legge delega 42, sul federalismo fiscale, voluta dal governo Berlusconi, al cui interno è previsto un sistema di perequazione che attualmente manca. Una cosa è certa: qualsiasi tipo di riforma non può non tener conto dell’obiettivo principale, che rimane quello di accorciare il divario tra il nord e il sud del Paese.”
Il deputato europeo apprezza l’iniziativa del Consiglio regionale della Calabria che si è determinato a varare una legge con cui richiedere l’autonomia in determinate materie, sottoponendola poi all’esame delle Camere.
“E’ stata una buona iniziativa perché pone l’accento sul vero problema, che è quello di stabilire i livelli essenziali delle prestazioni che, è bene ricordarlo, devono essere uguali per tutti i cittadini, a prescindere dalla Regione di residenza. Fino ad ora, invece, si è mantenuta un’ambiguità di fondo che ha generato delle vere e proprie mostruosità normative, come l’assurda mancanza di finanziamenti per asili nido a Catanzaro ed altre popolose città del sud.”
redazione Calabria 7