Elezione segreteria regionale del Pd in Calabria, un solo candidato e tante polemiche

E' scontro aperto nel Pd calabrese in vista del congresso regionale per l'elezione del nuovo segretario che vedrà in corsa il solo Nicola Irto
congresso regionale pd

Un solo candidato ma tante polemiche. E’ scontro aperto nel Pd calabrese in vista del congresso regionale per l’elezione del nuovo segretario che vedrà in corsa il solo Nicola Irto, ex presidente del Consiglio regionale e attuale capogruppo alla Regione, dopo l’esclusione del suo unico competitore, l’ex consigliere regoionale Mario Franchino. Quest’ultimo, escluso perché avrebbe depositato in ritardo la sua lista, ha parlato di una mossa politica dei suoi avversari per escluderlo dalla coprsa alla segreteria. Ieri, la notizia del rinvio dei congressi provinciali e dei circoli cittadini ha provocato una nuova fiammata. Sabato e domenica si voterà nei circoli per scegliere la leadership calabrese.

“La commissione regionale per il congresso, preso atto del carico di lavoro determinato dalle ravvicinate scadenze per i congressi provinciali e per i circoli dei comuni superiori ai 15.000 abitanti, mi ha chiesto una proroga dei termini per il deposito delle candidature che ho inteso accordare” ha spiegato Mario Franchino, commissario del Pd Calabrese, annunciando le nuove scadenze. Graziano ha invitato ogni iscritto “a partecipare al congresso regionale che si terrà in questo fine settimana, in base all’organizzazione che ogni singolo circolo si è data. Il contributo di ognuno rafforzerà il partito di tutti”.

“La commissione regionale per il congresso, preso atto del carico di lavoro determinato dalle ravvicinate scadenze per i congressi provinciali e per i circoli dei comuni superiori ai 15.000 abitanti, mi ha chiesto una proroga dei termini per il deposito delle candidature che ho inteso accordare” ha spiegato Mario Franchino, commissario del Pd Calabrese, annunciando le nuove scadenze. Graziano ha invitato ogni iscritto “a partecipare al congresso regionale che si terrà in questo fine settimana, in base all’organizzazione che ogni singolo circolo si è data. Il contributo di ognuno rafforzerà il partito di tutti”.

La replica di Franchino

Immediata la reazione di Franchino, giunta ieri a tarda ora con un comunicato. “Ho appreso che il Commissario Graziano – ha detto – ha prorogato, di alcune settimane, la data per la presentazione delle candidature a segretario delle federazioni provinciali e le candidature per i segretari di circoli con popolazioni superiori a 15mila abitanti a poche ore dalla scadenza del regolamento prevista per oggi 13 gennaio alle ore 20, decretando così il rinvio dei congressi. Siamo di fronte ad azioni di tracotanza padronale – afferma Franchino – che mettono in discussione qual si voglia legittimità democratica ed agibilità politica. Infatti solo qualche giorno fa, alla richiesta formale di proroga dei termini di 48 ore, da me presentata, per la consegna della documentazione per le liste a mio sostegno, nelle cinque federazioni, lo stesso Graziano l’ha negata, impedendomi così di partecipare al congresso regionale e decretando di fatto la morte della democrazia nel PD calabrese”.

Secondo Franchino “siamo in assenza di ogni forma di legittimità democratica e di agibilità politica. Non so se esiste ancora un giudice a Berlino. Di fronte a tali misfatti la commissione nazionale di garanzia non deve avallare tale arroganti degenerazioni che sono in netto sfregio alle più elementari regole di garanzia della vita democratica e della agibilità politica, attraverso un omertoso silenzio”. Per l’aspirante segretario escluso “il Pd nazionale deve rimuovere il commissario “liquidatore” del partito calabrese Graziano dal suo ruolo, avocando a se la conduzione delle procedure congressuali, ripristinando regole democratiche in cui tutti e dico tutti, siano abilitati a poter partecipare alla vita politica ed organizzativa del Pd calabrese. Di fronte a tale concezione arrogante e padronale del commissario regionale Graziano e di fronte anche ad un omertoso silenzio del Pd nazionale non escludo – ha concluso – di intraprendere altre forme di azione”.

Reale: “Non entro nel merito”

Sul rinvio dei congressi locali, stamane, interviene Italo Reale, che della commissione regionale di garanzia del partito è presidente. “Leggo alcune valutazioni sul rinvio di alcune date dei congressi provinciali e di circolo – dichiara Reale – e non entro nel merito. Voglio solo comunicare che da tempo la Commissione aveva richiesto di evitare che lo scrutinio per il regionale avvenisse in concomitanza con gli ulteriori adempimenti per il prosieguo del percorso congressuale. Certamente si potrà dire che si poteva decidere prima e probabilmente, sul punto è anche d’accordo il Presidente della commissione regionale. La notizia che è invece completamente priva di fondamento riguarda la presentazione delle candidature per la provincia di Catanzaro. Infatti, intorno alle ore 12, ancora non era stata formalizzato lo spostamento, abbiamo accolto le candidature di Salvatore Passafaro a cui abbiamo preannunciato la quasi certezza del rinvio.

Meglio – precisa – abbiamo solo acquisito l’incartamento. Alle ore 15 e 30 (dopo la riunione della commissione di garanzia del congresso che si è tenuta dalle 14 e 30 in poi in cui ci è stato comunicato il rinvio che è competenza del Commissario) si sono presentati Giusi Iemma e Domenico Giampà, con le firme necessarie e la proposta di programma. Dopo un’amichevole scambio di idee, come lo era stato con Passafaro, hanno convenuto sull’opportunità di non lasciare alla Commissione i loro due incartamenti. Ovviamente, a questo punto, Salvatore Passafaro potrà ottenere la restituzione del suo fascicolo o integrarlo sino al 4 febbraio. Quindi nessuna operazione ai danni di nessuno – conclude – ma, forse, solo un ritardo in una scelta che poteva essere assunta prima (il rinvio)”.

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