I poliziotti della Questura di Crotone hanno eseguito due misure cautelari nei confronti di altrettanti cittadini crotonesi, ritenuti responsabili di atti persecutori nei confronti delle rispettive ex compagne. Due storie speculari ma di persone molto diverse tra loro che si sono sviluppate con lo stesso iter. L’inizio di una relazione, la fine e poi l’incapacità di accettare la rottura, seguita da minacce e condotte vessatorie di vario tipo ai danni delle ex compagne. Entrambi gli uomini, già raggiunti dall’ammonimento del questore per atti simili condotti in passato, si sarebbero nuovamente resi protagonisti di ulteriori atti persecutori, inducendo nelle ex un fondato timore per la propria incolumità.
Vicende distinte ma simili
Vicende distinte ma simili
Nel primo caso, i poliziotti hanno eseguito la misura della custodia cautelare in carcere per un 38enne crotonese il quale si era responsabile di diversi pedinamenti e minacce nei confronti della sua ex donna che, proprio a causa delle continue vessazioni subite, aveva deciso di denunciarlo. Grazie alla denuncia della vittima e all’attività investigativa dei poliziotti, è stato fornito un quadro indiziario completo alla Procura della Repubblica crotonese che ha immediatamente accolto le risultanze probatorie, avanzando richiesta al gip il quale ha emesso il provvedimento restrittivo nei confronti dell’uomo che è stato immediatamente condotto in carcere.
Nell’altro caso, il 30enne crotonese aveva tempestato l’ex compagna di messaggi e mail con minacce e offese, arrivando ad una vera e propria irruzione sul luogo di lavoro in seguito alla quale il gip del Tribunale di Crotone ha emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex compagna con il divieto anche di comunicare con lei.