Uno dei disagi che colpiscono la viabilità delle strade italiane è rappresentato dalle buche. Da piccoli inciampi per i pedoni, fino a veri e propri crateri, quelle aperture che si creano, per i più svariati motivi, danno un quadro desolante dell’inefficacia del controllo del territorio operato dai vari comuni. Un problema tanto banale quanto diffuso, che unisce tutti i centri del nostro Stivale e che, pur segnalato dai cittadini, molte volte non trova alcun riscontro nella risposta delle amministrazioni comunali.
“Violazione del codice della strada”
“Violazione del codice della strada”
Un caso divertente ed allo stesso tempo emblematico è quello capitato al signor Claudio Trenta, 72 anni, residente a Barlassina, un comune della provincia di Monza Brianza. L’anziano signore, vedendo non ascoltate le proprie segnalazioni rispetto ad una buca da coprire, ha deciso di fare da solo, pagando di tasca propria il bitume necessario e sistemando il manto stradale. Ma, come nelle peggiori delle storie di questo Paese, ecco che oltre al danno giunge la beffa: Il signor Trenta, avendo agito “senza la preventiva autorizzazione della competente autorità” avrebbe violato il codice della strada e dovrà, pertanto, pagare una multa e rimuovere il bitume versato per coprire la buca.
Multa salata ed obbligo di “riapertura della buca”
La multa , poi, non è nemmeno economica: si tratta di ben 882 euro, che diverrebbero 622 se pagata entro cinque giorni dalla notifica. L’anziano, però, non avrebbe nessuna intenzione di pagare ed ha ,anzi, fatto un post in cui ha allegato il verbale della multa e le due foto del tratto stradale interessato, dichiarando: “Ufficializzerò la mia denuncia nei confronti della polizia municipale e dell’amministrazione comunale per omissione d’atti d’ufficio”. Qualcuno ha anche proposto una colletta per aiutare Trenta ma il nostro non ha alcuna intenzione di arrendersi.