Nel corso della Conferenza di servizi, i rappresentanti dell’amministrazione comunale (Giovanni Papasso, in qualità di sindaco Comune di Cassano All’Ionio, Annamaria Bianchi, in qualità di assessore alla Cultura — Archeologia e Beni Culturali — Pubblica Istruzione — Legalità, Trasparenza e Sicurezza, Gianluca Pio Falbo, in qualità di assessore ai Trasporti, Salvatore Iannicelli, in qualità di responsabile del servizio di Pubblica Istruzione) e degli istituti scolastici presenti e operanti sul territorio comunale (Anna Liporace, in qualità di dirigente scolastico istituto comprensivo Lanza Milani, Giacinto Ciappetta, in qualità di sostituto delegato di Elisabetta D’Elia, dirigente scolastico istituto comprensivo Troccoli, Giuseppe Sollazzo, dirigente scolastico istituto comprensivo Zanotti Bianco), hanno preso posizione al fine prevenire la diffusione del virus da Covid-19 tra gli alunni delle scuole dell’obbligo.
La chiusura delle mense scolastiche
La chiusura delle mense scolastiche
La Conferenza di servizi ha quindi manifestato la volontà di sospendere il servizio di refezione scolastica sino alla data di cessazione dello stato di emergenza nazionale, ossia sino al 31 marzo 2022, fatta salva la possibilità di ripristinare, prima di tale data, il servizio in questione qualora la curva dei contagi subisca una forte diminuzione. Nel corso dell’incontro di concertazione, si è preso atto dell’aumento esponenziale della curva dei contagi che si è registrata, in quest’ultimo periodo, sul territorio comunale e non, a seguito della diffusione della nuova variante da Covid-19, denominata Omicron, con il rischio di contrarre il virus che risulta essere elevato anche per coloro che hanno già concluso il primo ciclo di vaccinazioni. In debita considerazione, da parte dei presenti nel condividere la decisione di sospendere il servizio di mensa scolastica, che tale variante colpisce anche i bambini ed i ragazzi che frequentano le scuole dell’obbligo. Durante l’orario, destinato al servizio di mensa scolastica, gli alunni delle scuole dell’obbligo si trovano, infatti, in una situazione di assembramento che per necessità ed ovvie ragioni non prevede che gli stessi siano tenuti ad utilizzare la mascherina, quale misura principale di prevenzione per evitare il contagio dal virus. Una decisione decisamente saggia, quella assunta in comunione d’intenti a scopo preventivo contro l’espandersi della pandemia, dai vertici delle istituzioni scolastiche e dell’amministrazione locale.