“Vedo i nostri avversari molto in difficoltà e non solo qui ma su tutto il territorio nazionale. Si parla sempre di divisioni presunte nel centrodestra, ma poi mi pare che a sinistra ci siano 2-3-4 candidati, gente che non viene ricandidata e si candida da sola. Situazioni che obiettivamente vanno molto oltre le discussioni che ci possono essere in una coalizione. Ma la campagna elettorale va condotta fino all’ultimo raccontando ai cittadini che idea di sviluppo abbiamo per la Calabria”. Le parole che Giorgia Melone ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti prima di salire sul palco di Catanzaro (leggi qui) fanno più rumore delle urla contro gli “immigranti clandestini” e degli attacchi alla ministra Luciana Lamorgese che hanno caricato la piazza.
Il peso di FdI nelle urne
Il peso di FdI nelle urne
La leader di FdI già a metà luglio aveva messo in dubbio la candidatura di un esponente di Forza Italia alla guida della Regione, ma erano le settimane delle polemiche sulle nomine Rai e dopo poco tutto era sembrato tornare armonioso all’interno del centrodestra. Ora invece Meloni fa una brusca frenata sull’ipotesi del ticket tra Roberto Occhiuto e il (già e in pectore) vicepresidente leghista Nino Spirlì. “Io penso – ha detto – che queste cose si decidano all’indomani del voto. Parlare di presunte divisioni di ruoli senza tenere conto del voto dei cittadini è una mancanza di rispetto nei confronti degli elettori. Poi noi siamo una coalizione che ha sempre trovato queste soluzioni, ma io non rivendico niente prima del voto. Voglio chiedere ai calabresi quale debba essere il peso di Fdi”. Come dire: vediamo chi sarà il primo, il secondo e il terzo partito nel centrodestra calabrese, poi si decide in base ai voti come dividere poltrone.
L’avvertimento sul “palazzo”
Se ciò non bastasse, un’altra affermazione è suonata come un avvertimento più per gli alleati che per gli avversari: “Il palazzo appartiene ai cittadini, non ai partiti”. Infine, un passaggio sulle dinamiche interne al centrodestra – “ci siamo spesi più di tutti per l’unità della coalizione” – fa capire che per Occhiuto, come per altro ripete lui stesso a ogni uscita pubblica, la vera sfida comincerà il giorno dopo le elezioni del 3-4 ottobre.
s. p.