Peschereccio con a bordo 77 migranti intercettato dal Roan di Vibo

L’imbarcazione è stata scortata al porto di Reggio da una vedetta della Finanza. A bordo anche 21 minori

I numeri dei traffici di migranti via mare che interessano le coste ioniche delle Calabria di quest’estate sono molto intensi, impegnando in una costante attività repressiva, nel suo ruolo di polizia del mare, la componente aeronavale del Corpo della Guardia di Finanza, rappresentata in Calabria dal Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia, supportato dalle articolazioni operative aeree e navali del Comando Operativo Aeronavale di Pomezia della Guardia di Finanza, che opera in piena sinergia con le Capitanerie di Porto in mare, la Polizia di Stato e i Carabinieri a terra, senza contare i vari enti che, coordinati dalle prefetture competenti territorialmente, consentono una gestione dei migranti senza esporre a rischi la cittadinanza. Alle 22.30 di ieri a tre miglia e mezzo dalla costa fra Melito Porto Salvo e Capo dell’Armi un peschereccio di probabile provenienza libica è stato intercettato e fermato da una vedetta della Sezione Operativa Navale di Reggio Calabria e da un battello operativo messo in mare da un pattugliatore d’altura del Gruppo Aeronavale di Messina della Guardia di finanza, da cui un team di militari ha abbordato il natante che si è rivelato carico di migranti egiziani (77 fra cui 21 minori) e di un minore sedicente libico.

Il peschereccio era stato segnalato già nella serata di giovedì da unità militari straniere in navigazione in acque internazionali e tenuto sotto controllo discreto da un Atr 42 del Gruppo di Esplorazione Aeromarittima del Corpo in perlustrazione avanzata sul mare Jonio, e dalla serata dell’ 8 luglio da pattugliatore, poi integrato nelle fasi finali dalla vedetta di Reggio Calabria, che lo ha seguito sino all’intercettazione quando dopo una lenta navigazione di avvicinamento inframmezzata da numerose soste e cambi di rotta ha fatto ingresso alle 21 di ieri, nelle acque territoriali italiane con l’intenzione di trovare un punto di sbarco sulla bassa costa reggina.

Il peschereccio era stato segnalato già nella serata di giovedì da unità militari straniere in navigazione in acque internazionali e tenuto sotto controllo discreto da un Atr 42 del Gruppo di Esplorazione Aeromarittima del Corpo in perlustrazione avanzata sul mare Jonio, e dalla serata dell’ 8 luglio da pattugliatore, poi integrato nelle fasi finali dalla vedetta di Reggio Calabria, che lo ha seguito sino all’intercettazione quando dopo una lenta navigazione di avvicinamento inframmezzata da numerose soste e cambi di rotta ha fatto ingresso alle 21 di ieri, nelle acque territoriali italiane con l’intenzione di trovare un punto di sbarco sulla bassa costa reggina.
Una volta saliti a bordo, i militari hanno preso il controllo dell’imbarcazione, in grado di navigare in sicurezza e, sotto scorta, l’hanno condotta verso il porto di Reggio Calabria a poche miglia dal teatro dell’azione, giungendovi attorno alle 01:30 del 10 luglio. L’organizzazione per l’accoglienza e la gestione dei migranti coordinata dalla Prefettura di Reggio Calabria e composta dal personale della polizia di stato vigili del fuoco, Croce rossa e dagli enti di gestione e assistenza regionali e comunali ha allestito in breve una struttura provvisoria a terra per sottoporre a controllo sanitario e identificare e smistare gli stranieri poi trasferiti in struttura apposita, senza pericoli per la cittadinanza. Le attività sono durate per tutta la notte. Sono in corso le indagini fra i migranti e sugli indizi trovati sul peschereccio per individuare, fra gli adulti a bordo, i trafficanti.

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