“Non è mia intenzione creare allarmismo, ma un controllo su quanto accade nella vasca dei pesci sul lungomare di Catanzaro deve essere fatto”.
Lo afferma il consigliere comunale di Fare per Catanzaro, Fabio Celia, in merito alla moria di pesci che si è verificata nelle ultime ore.
Lo afferma il consigliere comunale di Fare per Catanzaro, Fabio Celia, in merito alla moria di pesci che si è verificata nelle ultime ore.
“Quando manca l’acqua nel quartiere Lido – scrive Celia – ritorna nelle case gialla e maleodorante. Si potrebbe pensare a residui di tubature, ma il fatto che la stessa acqua che torna nelle case alimenti la vasca dei pesci sul lungomare diventa inquietante, quando il risultato è assistere a decine di pesci morti.
Non si è certi che la morte dei pesci sia provocata dall’acqua, ma di certo urge verificare attraverso analisi se l’acqua contenga sostanze dannose che provocano tutto questo.
In tal caso – afferma ancora Celia – sarebbe un pericolo concreto anche per la popolazione che vede arrivare nelle proprie abitazioni acqua di vari colori, consistenza e odori.
Chiedo, pertanto, da consigliere comunale, che l’amministrazione Abramo solleciti immediatamente dei controlli da parte degli enti preposti, perché non possiamo lasciare nel dubbio i catanzaresi, che temono per la propria salute e, soprattutto, pagano cifre enormi per ricevere un servizio che, al di là della moria di pesci, è ugualmente pessimo.
Essendo questo un problema che si ripete puntuale anche nel resto della città – conclude Celia – noi cittadini vogliamo risposte certe e supportate da analisi specifiche sulla qualità dell’acqua. E’ veramente incredibile quanto approssimativo sia diventato il governo di questa città. Problemi lasciati al caso, che però i cittadini sono stanchi di sopportare.
La maggioranza si accredita il diritto a governare poiché apprezzata dai catanzaresi, ma la realtà dei fatti racconta altro. Non c’è un solo quartiere indenne da problematiche di vario livello. E se anche l’acqua può rappresentare un rischio, significherebbe che i catanzaresi possono iniziare a rassegnarsi, finché la città sarà amministrata dagli stessi che da 25 anni sono sempre lì, ad abitare in un capoluogo di regione in costante declino.
L’unica speranza è tentare di limitarli, per tutelare il poco che ormai è rimasto da salvare”.
Redazione Calabria 7