Petrolmafie-Dedalo, il gup di Catanzaro rinvia a giudizio 54 imputati (NOMI)

Il processo inizierà il 13 dicembre a Vibo. Dodici le parti civili. Gli altri 31 imputati hanno optato per l'abbreviato o per il patteggiamento

di Gabriella Passariello- Associazione di stampo mafioso, estorsioni, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, intestazione fittizia di beni, evasione delle imposte e delle accise anche mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, contraffazione e utilizzazione di documenti di accompagnamento semplificati. Reati aggravati dall’essere stati commessi per agevolare le associazioni ‘ndranghetistiche attive sul territorio calabrese, in particolare, quella dei Mancuso di Limbadi. Il gup distrettuale del Tribunale di Catanzaro Matteo Ferrante ha rinviato a giudizio tutti e 54 gli  imputati che hanno scelto il rito ordinario coinvolti nell’inchiesta Petrolmafie spa, il cui troncone catanzarese è stato ribattezzato “Dedalo”. Tra questi compaiono i nomi del presidente della Provincia di Vibo e sindaco di Stefanaconi, Salvatore Solano, di Francescantonio Tedesco, ex consigliere comunale di Vibo Valentia, considerato vicino agli Anello di Filadelfia, gli imprenditori vibonesi Giuseppe e Antonio D’Amico, dei boss Luigi e Francesco Mancuso e della show-girl Ana Betz, all’anagrafe Anna Bettozzi, vedova di un ricco petroliere e i tre dipendenti della provincia di Vibo, Antonio Francolino, Isaia Angelo Capria e Gaetano del Vecchio.

I nomi dei rinviati a giudizio

I nomi dei rinviati a giudizio

 Roberto Aguì di CataniaNicola Amato, di Catania;  Benedetto Avvinto di Portici (Na);  Anna Bettozzi di Roma; Anna Buonfante di Portici (Na), Vincenzo Campajola di Giugliano (Na), di Carignano (To); Isaia Angelo Antonio Capria di Nicotera; Alberto Coppola di Pollena Trocchia (Na), Carmine Coppola, di Napoli; Roberta Coppola di Pollena Trocchia (Na), Felice D’Agostino di Martinsicuro (Te), Angela D’Amico di Vibo, Antonio D’Amico di Vibo, Domenica D’Amico di Vibo, Giuseppe D’Amico di Vibo, Rosa D’Amico di Vibo, Francesco D’Angelo di Vibo, Gaetano Del Vecchio di Tropea;  Biagio Esposito di San Giorgio a Cremano (Na);  Giuseppe Fasulo di Statte (Ta), Sebastiano Foti di Catania, Antonio Francolino di Catanzaro, Salvino Frazzetto di Catania,  Gennaro Gravino di San Giorgio a Cremano (Na), Giasone Italiano di Delianuova,  Salvatore La Rizza di Vibo Valentia, Cesare Nicola Limardo di Limbadi; Paolo Lipari di Stefanaconi,  Francesco Mancuso, 64 anni, di Limbadi; Luigi Mancuso di Limbadi; Silvana Mancuso di Limbadi; Nazzareno Matina di Stefanaconi, Giulio Mitidieri di Potenza, Francesco Monteleone di Vibo Valentia, Luciano Morabito di Africo,  Irina Paduret di Milano, Zhelev Peyo Petkov di Vibo Valentia, Fabio Pirro di Napoli, Francesco Saverio Porretta di Milano, Antonio Prenesti di Nicotera,  Rosamaria Pugliese di Nicotera, Rocco Raccosta, di Oppido Mamertina,   Giuseppe Ruccella di Filogaso, Fortunato Salamò di Zambrone, Rosario Cristian Santoro, di Palermo, Damiano Sciuto di Catania, Salvatore Solano di Stefanaconi, Francescantonio Tedesco di Ionadi, Giuseppe Terranova, 48 anni, di Messina;  Roberto Domenico Tirendi di Catania, Ernesto Tortora di Napoli, Roberto Trovato di Santa Gennaro Vivese di San Giorgio a Cremano. Il processo inzierà il prossimo 13 dicembre davanti al Tribunale collegiale di Vibo. Gli altri 31 imputati hanno optato invece per il rito abbreviato o per il patteggiamento.

Le parti civili costituite

Sono in tutto dodici le parti civili: la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dell’interno, l’Agenzia delle dogane, l’Agenzia delle Entrate, la Regione Calabria, l’Associazione Antiracket e Antiusura (assistita dai legali Giovanna Fronte), l’associazione Cooperporo edile, la Provincia di Vibo (avvocato Maria Rosa Pisani), dei Comuni di Vibo Valentia, di Sant’Onofrio (rappresentati entrambi dal legale Maria Antonietta La Monica) e Limbadi (avvocato Giulio Ceravolo), l’imprenditore Filippo Colacchio.

Il collegio difensivo

Tra gli avvocati impegnati in Petrolmafie, sia per quanto riguarda il troncone ordinario, che per l’abbreviato o per i patteggiamenti, compaioni i nomi di Salvatore Staiano, Vincenzo Cicino, Vincenzo Ioppoli, Wanda Bitonte, Giovanni Russomanno Luigi Latino, Eugenio Minniti, Sergio Rotundo, Giuseppe Torchia, Salvatore Sorbilli, Tiziano Saporito, Alessandro Parisi, Alessandro Diddi, Vincenzo Gennaro, Mario Murone, Antonio Ingroia, Marco Tullio Martino, Salvatore De Bonadies, Giuseppe Monteleone, Ornella Valenti, Francesco Giuseppe Finocchiaro, Marco Esposito, Daniela Garisto, Giovanni Vecchio, Gianfranco Giunta, Francesco Sabatino, Francesco Carioti, Nicola Cantafora, Guido Contestabile, Stefano Luciano, Vincenzo Belvedere, Antonio Porcelli, Armando Veneto e Diego Brancia.

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