In questa febbrile fase politica dove tutto è estremamente confuso, anche il tema della democrazia come metodo, e della centralità del Parlamentare svincolato nell’esercizio delle su funzioni da qualsiasi vincolo di mandato, assume connotati inediti.
Il testo scritto da Felice Caristo e Nicodemo Oliverio “La rappresentanza politica ed il divieto di Mandato imperativo ieri oggi e domani” sarà presentato venerdì 30 Agosto a Pianopoli. Dopo il saluto del primo cittadino Cuda, la moderatrice Donato si interrogherà con il dirigente storico Giovanni Puccio e la giurista Aquila Villella, sulle varie implicazioni che alcune questioni hanno determinato. Come il metodo democratico, la legittimazione degli eletti, l’abolizione del finanziamento pubblico dei Partiti e la particolarità di una legge elettorale che, distingue il parlamentare eletto da quello nominato.
Il testo scritto da Felice Caristo e Nicodemo Oliverio “La rappresentanza politica ed il divieto di Mandato imperativo ieri oggi e domani” sarà presentato venerdì 30 Agosto a Pianopoli. Dopo il saluto del primo cittadino Cuda, la moderatrice Donato si interrogherà con il dirigente storico Giovanni Puccio e la giurista Aquila Villella, sulle varie implicazioni che alcune questioni hanno determinato. Come il metodo democratico, la legittimazione degli eletti, l’abolizione del finanziamento pubblico dei Partiti e la particolarità di una legge elettorale che, distingue il parlamentare eletto da quello nominato.
Il primo, espressione di un collegio elettorale uninominale, il secondo cooptato dall’ordine di posizionamento in una lista proporzionale in cui è suddivisa ogni Regione espressione di un numero di abitanti enorme.
In queste ore si discute della riduzione di 345 parlamentari, riforma costituzionale che non può prescindere da un’ulteriore riforma dell’attuale legge elettorale in un sistema incapace di garantire una governabilità duratura tipica di un sistema tripolare.
Questo aumenta la distanza tra il Paese reale e il Paese legale, creando una linea di demarcazione netta tra la sovranità popolare e i limiti che, inevitabilmente esistono, e che sono a salvaguardia del giusto equilibrio tra i poteri e gli organi dello Stato, sempre più percepiti come inutili e inconcludenti.
Redazione Calabria 7